Re: Perché si pattina sul ghiaccio?

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 14 Oct 2004 21:16:52 +0200

"Andrew Next ha scritto:
> Io ho parlato di un filo da pesca e prendo quello piu' sottile, lo 030
> (0,3 mm di spessore, max 2.2 kg se in nylon, 2.6 se in fibra di
> carbonio), lo lego con un nodo al prisma di ghiaccio e ottengo un
> cappio lungo 0.24cm. Il peso e' da 0.25kg
> ...
Non credo di aver capito bene la geometria e non ho controllato i
conti, ma spero che almeno l'ordine di grandezza sia corretto.
Ci sarebbe dunque una sovrapressione di circa 0.14 atm, che da' luogo
a abbassamento del punto di fusione davvero piccolo: qualche millesimo
di grado.
Sembra ovvio chiedersi: come puo' bastare una differenza cosi' piccola
a far fondere il ghiaccio?

Risposta. Basta, perche' comunque il ghiaccio "sotto pressione" non e
in equilibrio con quello immediatametne vicino che non e' sotto
pressione, mentre ha la stessa temperatura
Percio' il gchiaccio fonde dove la presione e' maggiore, e rigela dove
e' minore.
Nota che il fenomeno e' complicato da scambi di calore: infatti il
ghiaccio che fonde richiede calore che viene sottratto a quello
vicino, mentre l'acqua che gela cede calore all'esterno, ossia al
ghiaccio vicino.
C'e' dunque un continuo passaggio di acqua liquida dalla zona sotto
pressione a quella circostante, e un passaggio inverso di calore.
   

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Oct 14 2004 - 21:16:52 CEST

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