Re: Einstein e l'ipotesi dei quanta

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 23 Sep 2004 23:21:55 +0200

"Aleph" <nospam_at_no_spam.com> wrote in message
news:cimu7i$ojb$1_at_news.newsland.it...
> Ho letto recentemente un resoconto del celebre articolo con cui Einstein
> nel 1905 ipotizz� per primo la realt� fisica dei quanti del campo e.m., in
> seguito denominati fotoni.
> L'impressione che ne ho ricavato � che le motivazioni addotte da Einstein
> nella prima parte dell'articolo per giustificare l'introduzione dei quanti
> di radiazione fossero piuttosto deboli e che il vero argomento forte di
> quell'articolo sia invece la spiegazione dell'effetto fotoelettrico a
> partire dall'ipotesi quantistica.

Non entro nelle questioni che poni, riporto solo un piccolo stralcio da
pagg. 85 e seguenti di "Personaggi e scoperte della fisica contemporanea (da
Rutherford ai quark)" Mondadori (1996) di E. Segre'. Non ricordavo dove
l'avevo letto, finalmente l'ho ritrovato. Mi aveva colpito per il fatto che
raramente mi e' capitato di sentire un fisico parlare di un lavoro
scientifico in termini tanto entusiastici.

Dice Segre':
"Veniamo ora al primo lavoro dell'anno mirabile. Per me esso e' una delle
cose piu' grandi fatte in fisica. Nel 1905 tutti sapevano che la luce era
costituita da onde elettromagnetiche. Se c'era una cosa certa era quella.
Einstein ne dubito', e rivelo' il duplice aspetto della luce, corpuscolare e
ondulatorio che divenne, insieme a quello corrispondente della materia, la
piu' grande conquista del secolo.
[...]
Non posso omettere il suo ragionamento perche' quando lo lessi mi colpi'
quasi fisicamente per la sua potenza e semplicita'.
[...]
Einstein prende molto sul serio questo risultato termodinamico e dice: <<Se
dunque per quel che riguarda la dipendenza dell'entropia dal volume la
radiazione monocromatica di piccola densita' si comporta come un mezzo
discontinuo consistente di quanti di grandezza h*nu e' giusto domandarsi se
le leggi di emissione e trasformazione della luce corrispondono a quello che
ci si aspetterebbe se la luce fosse composta degli stessi quanti. Nella
prossima sezione ci occuperemo di questo problema>>. E' qui che egli elabora
la teoria dell'effetto fotoelettrico assieme a considerazioni di fotochimica
e altre cose. Si tratta di esempi per verificare la sua ipotesi dei quanti
di luce.
   Il progresso su Planck e' grandissimo".

> Saluti,
> Aleph

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Sep 23 2004 - 23:21:55 CEST

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