Re: scienza e fenomeni paranormali: sacro e profano.
Ciao
Non mi sono chiari alcuni punti che tu affermi.
Mi pare di capire che molti su questi ng riengano cha scienza e fede siano due
"sfere" (o meglio metodologie per acquisire e trasmettere informazione)
completamente distinte.
Prima di fare una affermazione del genere un uomo di scienza dovrebbe definire
in modo univoco e possibilmente da tutti accettato cosa si intende per:
-scienza (non esiste solo la scienza di Galileo o Popper o Khun)
-fede (si pu� distinguere in modo universalmente accettato la differenza tra
indizio e prova? ).
Trovo che ragionare di fino con termini non ben definiti sia molto lontano dalla
scienza(curioso quindi che venga utilizzato proprio per dare risalto al metodo
scientifico).
Al pi� se si prendono per buone definizioni "grossolane" e abbastanza ben
accettate di scienza e fede come per esempio:
- un fenomeno � scientificamente provato se � riproducibile.
- una affermzione � ritenuta vera per fede se non � scientificamente provata.
Si trover� che le due metodologie sono mutuamente esclusive (per definizione).
(nota: la spada � uno strumento grossolano che ha un impatto sulla storia umana
ben maggiore di quello di un bisturi per operazioni al cervello che invece
necessita di una tecnologia estremamente raffinata, colla spada non si fanno
operazioni al cervello e il bisturi non � adatto per fare la guerra; allo stesso
modo la definizione di scienza appena data che, a quanto ne so, assomiglia a
quella di Galileo, ha radicalmente cambiato il corso della storia umana, in
meglio, per cui se ritengo sia possibile cerco in ogni momento di utilizzarla).
Per quanto mi riguarda non conosco definizione precisa di questi due
termini(anzi trovo platonico supporre che esistano(?) e che se ne possa dare una
definizione che li comprenda appieno).
Oggi non esiste una definizione (che io sappia) universalmente accettata di
scienza.
In particolare penso che la matematica insegni, tra le altre cose, che se si
vuole dimostrare qualcosa:
o si procede dando una dimostrazione generale
o si esauriscono tutte le possibilit�.
In caso contrario una cosa � "ragionevolmente" dimostrata ma la ragionevolezza
non � cosa ne certa ne uguale per tutti (mi pare che per un certo periodo di
storia si pensasse che i numeri di Marsenne fossero tutti primi perch� quelli
calcolati lo erano, poi si � trovato il contrario...).
Siamo su un newsgroup di fisica e quindi provo pure a tirare in ballo la fisica.
l'esperienza comune ci dice che tutti gli oggetti si muovono su traiettorie
continue, non solo l'esperienza comune ma anche un ragionevole numero di
esperimenti aveva confermato questa affermazione tanto che gli scienziati non si
ponevano nemmeno il dubbio se questa fosse vera. Non mi pare che in MQ questo
sia ancora ritenuto corretto.
Ovvero un grande numero di esperimenti non dimostra che tutti gli esperimenti
portino allo stesso risultato.
E' necessario _credere_ nella riproducibilit� per trarre delle leggi da degli
esperimenti.
Altra osservazione: io non ho eseguito tutti gli esperimenti su cui si fonda la
fisica(credo che questo valga per ogni fisico per quanto esperto),
eppure credo in ci� che trovo scritto su libri che siano ragionevolmente noti
per contenere affermazioni affidabili ( e di cui magari posso verificare la
correttezza della teoria), riguardo a questi esperimenti.
Detto questo ti chiedo di farmi un esempio di affermazione di fisica dimostrata
scientificamente che non necessiti di alcun, per quanto ragionevolissimo e quasi
ovvio, atto di fede (per la cronaca in questo caso sto ovviamente parlando di
fede in generale non di fede religiosa).
Questo perch� che io sappia se qualcosa � dimostrato da un punto di vista
generale richiede dei principi (non dimostrati)(tutti i teoremi che conosco
hanno ipotesi tesi e dimostrazione).
Se � dimostrato sperimentalmente di esso non sono stati provati tutti i casi
possibili ma "solo" un campione ragionevole.
Ognuno ha una propria ragionevolezza che viene dall'esperienza e dalla cultura
in cui vive e in cui ha fede.
>
> Credere e' un atto di fede. Io *non credo*. Percio' non faccio nessun atto
> di fede. Mi sembrava che questo punto fosse chiaro.
Prendo spunto da questa affermazione per una considerazione: � estremamente pi�
difficile dire che non si ha alcuna fede piuttosto che il contrario, perch�
semplicemente io che faccio continuamente piccoli atti di fede non cerco la
dimostrazione a tutti questi mentre se non si vuole avere alcuna fede si deve
dimostrare ogni cosa.
Se preferisci molte delle mie considerazioni si riducono a questo:
Se uno afferma "non ha alcuna fede" deve dimostrare ogni cosa, compresa quella
stessa affermazione(chiaramente ), e questa affermazione non � banale in quanto
in genere ogni uomo fa molte affermazioni e di ognuna dovrebbe dimostrare che
non necessita di alcun atto di fede.
Non ho mai visto tale dimostrazione, e non credo esista, se non fosse mai stata
fatta la frase "io non credo" sarebbe una contraddizione in termini.
Non ho nemmeno idea di come si possa dimostrare una cosa senza ipotesi.
Se qualcuno � in grado di farlo gradirei che me ne portasse esempio.
Morale della mail:
la maggior parte delle persone del ng pensano che scienza e fede siano
completamente distinte, ergo io sono ho una posizione distante da quella di
molti uomini di scienza.
L'altro giorno ho avuto fede in chi mi diceva che era un periodo buono per
funghi e sono andato a cercarne: ho trovato 3 badius ammuffuti, la mia fede era
mal riposta, ci sono restato un po' male ma fortunatamente passeggiare per
boschi mi piace.
ciao
Paolo
Received on Sat Sep 18 2004 - 11:58:12 CEST
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