[it.scienza.fisica 21 Sep 2004] Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Facevo riferimento al post di Elio, che faceva notare come l'interesse
> ai postulati interpretativi sia di fatto sorto con la MQ ...
> .....
> Se vuoi una trattazione rigorosa sotto tutti i punti di vista puoi
> riferirti a Caratheodory, ma e' talmente astratta da essere, credo, di
> poco interesse per un fisico "pratico".
Mi avevi chiesto perche' giudicavo il Callen "discutibile" dal punto di
vista fisico: mi pare che ora ci siamo capiti. :-)
Non sto parlando da fisico "pratico", ma da fisico "logico": il Callen
e' un testo caratterizzato da una rigorosa formulazione assiomatica,
merita dunque una particolare attenzione critica, che non vale la pena
di sprecare per i libri-spazzatura.
Il I principio (nella formulazione adiabatica) permette di definire
operativamente l'energia interna U e poi il calore Q scambiato in
processi non adiabatici.
Il II principio (meglio se nella formulazione di Caratheodory) permette
di definire la temperatura termodinamica T e l'entropia S.
Le grandezze TD definite operativamente tramite questi due fondamentali
principi o "postulati interpretativi" soddisfano gli assiomi del Callen
ed e' dunque lecito applicare ad esse l'intero apparato matematico
costruito su di essi.
Possono pero' esistere vari concetti fisici di entropia compatibili con
gli assiomi di Callen, come possono esistere vari concetti applicativi
di probabilita' compatibili con gli assiomi di Kolmogorov.
I "postulati interpretativi" non sono deducibili dagli assiomi!
Non dichiarandoli si fa semplice matematica e qualsiasi conclusione
fisico-applicativa appare ingiustificata.
Questo importante discorso epistemologico viene spesso dimenticato,
soprattutto dai fisici "pratici" e dai matematici "puri".
Si sviluppano cosi' pericolose tendenze razionaliste, che sicuramente
piacerebbero al filosofo Cartesio, ma non al fisico E.Fabri (visto che
Cartesio gli sta antipatico). ;-)
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Tue Sep 21 2004 - 16:01:14 CEST