"Angela" <angela_at_angela.it> ha scritto nel messaggio
news:195Z167Z197Z173Y1093407167X26297_at_usenet.libero.it...
> Ho trovato su Internet questa citazione:
> "Einstein respinse il concetto newtoniano di tempo assoluto (tempo che
> "fluisce" in maniera uguale per tutti gli osservatori, comunque in moto).
> Il suo ragionamento fu pi� o meno questo:
all'autore del testo chiederei: sei sicuro che questioni cos�
delicate si possano trattare con lo stile del " pi� o meno" ?
" . . . se si potesse trasmettere istantaneamente a tutti i punti
> dello spazio l'informazione dell'avvenuta esplosione di due
> stelle lontanissime l'una dall'altra [cosa possibile solo
> con velocit� infinita della luce],
e perch�? Non � obbligatorio che i segnali siano elettromagnetici
> avrebbe senso per tutti gli sperimentatori (comunque in moto l'uno
> rispetto all'altro) giudicare se le due stelle sono esplose nello stesso
istante.
Temo non sia cos� semplice: l'esistenza di un segnale
a velocit� infinita non comporta di per s� il tempo assoluto.
Hai presente gli ipotetici tachioni? Possono (se non sbaglio)
avere velocit� infinita, eppure sono compatibili con la relativit�
ristretta, nonostante questa sia incompatibile con la simultaneit�
assoluta.
> Io sapevo che il fatto che ci obbliga ad abbondanare la
> concezione di simultaneit�
meglio precisare: simultaneit� _assoluta_ ;
in relativit� si possono benissimo avere eventi simultanei.
Anzi, in casi particolari si possono avere persino eventi
_assolutamente simultanei_.
> non � tanto quello che la luce abbia velocit� non infinita,
> ma piuttosto quello che la sua velocit� sia *invariante* in
> ogni sistema di riferimento inerziale, giusto o sbagliato?
giusto. E infatti i fisici pre-einsteiniani sapevano bene
fin dal XVII secolo che la velocit� della luce � finita,
ma non ne dedussero la relativit� del tempo. E non perch�
fossero stupidi, ma perch� non c'� relazione tra le due cose.
Se non si ha la nozione di velocit� invariante come si arriva alla
relativit� del tempo? E come puoi introdurre in fisica una
velocit� invariante se non su base sperimentale?
Non puoi farlo su basi puramente speculative, dato che la
cinematica galileo-newtoniana non ha inconsistenze interne.
> Se la velocit� della luce, pur non essendo infinita,
> fosse componibile con altre velocit� in modo galileliano
> tempo e spazio resterebbero assoluti e potrei continuare
> a dare senso alla simultaneit�,
assoluta :-)
> giusto?
giusto. Infatti, per un corollario del teorema di Ignatowsky,
la legge classica di trasformazione delle velocit� implica la
trasformazione di Galileo (e quindi il tempo assoluto).
Se non conosci il teorema di Ignatowsky, puoi trovarlo
con dimostrazione sul famoso testo di Wolfgang Rindler,
" Essential Relativity " (e in un mucchio di altri posti, che
non dico qui perch� la bibliografia � sterminata;
se vuoi te la mando in privato). Anche cercando su Google
puoi trovare qualcosa.
> Ho anche trovato un sito sul "treno di Einstein":
> http://digilander.libero.it/laboratoriostoria004/Dati/904einstain.html
Ho sempre trovato questo passo di Einstein oscuro e contorto.
Come Omero, anche Einstein qualche volta sonnecchia.
> non viene detto che la simultaneit� viene persa per l'invarianza
> della velocit� della luce, ma si sofferma solo sul
> fatto di quello che gli osservatori "vedono" prima e dopo....
generando comprensibile confusione e giusta perplessit� nel
lettore dotato di senso critico come mi pare che tu sia.
> Dato che si tratta della traduzione di un articolo di Einstein sicuramente
> sbaglio io
No, secondo me non sbagli, � Einstein che si esprime male
perch� non specifica come dovrebbe in quali punti del
ragionamento usa i postulati della relativit� ristretta.
(poi c'� una critica minore da fargli: l'uso del termine
"osservatore" che pu� essere fuorviante per chi comincia a
studiare relativit�).
Per concludere, lasciami dire (cos� mi sfogo)
che la velocit� della luce non ha alcuna importanza
in relativit�, se non sul piano storico (che per un
fisico � irrilevante). La velocit� indicata nelle equazioni
relativistiche con la lettera c dovrebbe essere
chiamata "velocit� assoluta" o "costante di Einstein" o come ti pare,
ma non " velocit� della luce" come purtroppo si fa da un secolo.
Tutto quello che possiamo dire � che la velocit� della luce � cos�
vicina a c (almeno, nello spettro di frequenze studiato) che gli strumenti
attuali non riescono a distinguerle. Ma che sia uguale a c nessuno
pu� dirlo.
bye
Corrado
Received on Fri Aug 27 2004 - 04:01:57 CEST