Re: Galileo Galilei condivideva l'idea dello spazio assoluto?

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 11 Mar 2020 11:26:10 -0700 (PDT)

Il giorno mercoledì 11 marzo 2020 16:35:02 UTC+1, Furio Petrossi ha scritto:
> Il giorno mercoledì 11 marzo 2020 15:10:04 UTC+1, Ponentino ha scritto:
> > E' evidente che Newton propone un mezzo nello spazio che cambia densità in funzione della presenza dei corpi, e che agisce su di essi.
> >
> > Ipotesi assolutamente lontana dallo spazio assoluto e immutabile
> > che fa da scenario passivo agli avvenimenti,
> > che viene falsamente attribuita a lui.
> > Anzi direi esattamnte opposta.
>
> Opposta? questo "mezzo" non vuol dire che non abbia un supporto nello spazio.
>
> Peccato infatti che nel 1726, qualche anno dopo, nell'edizione di Principia sia scritto
>
>
>
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>




> "II. Spatium absolutum, natura sua sine relatione ad externum quodvis, semper manet similare & immobile : Relativum est spatii hujus mensura seu dimensio quadibet mobilis, quae a sensibus nostris per situm suum ad corpora definitur, & a vulgo pro spatio immobili usurpatur : uti dimensio spatii subterranei, aerii vel ccelestis definita per situm suum ad terram. Idem sunt spatium absolutum & relativum, specie & magnitudine; sed non permanent idem semper numero. Nam si terra, verbi gratia, moveatur, spatium aeris nostri, quod relative & respectu terrae semper manet idem, nunc erit una pars spatii absoluti in quam aer transit, nunc alia pars ejus; & sic absolute mutabitur perpetuo."
>
> che in altra edizione si può tradurre con:
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> "II. Lo spazio assoluto, vero e matematico, in sé e per sua natura senza relazione a qualcosa di esterno, rimane sempre omogeneo e immobile. Lo spazio relativo è la misura di quello assoluto, ossia una qualsiasi dimensione mobile che i nostri sensi definiscono per la sua posizione rispetto ai corpi, ed è comunemente usata al posto dello spazio immobile; così la dimensione di uno spazio sotterraneo, aereo o celeste è determinata dalla sua posizione rispetto alla Terra. Lo spazio assoluto e quello relativo sono identici per specie e grandezza, ma non sempre rimangono identici numericamente. Se la Terra, per esempio, si muove, lo spazio della nostra aria, che in senso relativo e rispetto alla Terra rimane sempre identico, ora sarà una parte dello spazio assoluto in cui l’aria passa, ora un’altra parte di esso, e così cambierà continuamente in senso assoluto."


Immagina lo spazio assoluto, infinito, di Newton "pieno" del suo mezzo, inizialmente senza corpi - "vuoti" di corpi - (i tal senso *omogeneo*, come dice all'inizo del brano citato).
Fissa ora un punto in tale spazio: esso sarà collocato in un riferimento *assoluto* (le pareti a distanza infinita della mia stanza).

Ora disegna intonro a quel punto il fmaoso imbuto dei Newotn, con la densità del mezzo che ora a partire da quel punto aumenta radialmente secondo l'inverso dell'iperbole, che è l'integrale indefinito della gravità.

Ora fai traslare come vuoi quel punto, che si trascinerà dietro. senza alcun ritardo, tutto l'imbuto, che è un oggetto assolutamente rigido.
Il su moto avverrà sempre nel riferimento assoluto, e non capisco dove il brano che tu citi contraddica tutto ciò.

Luciano Buggio
Received on Wed Mar 11 2020 - 19:26:10 CET

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