On 21/03/20 20:44, Elio Fabri wrote:
> Nel numero di sabato scorso del supplemento "Robinson" di
> "Repubblica" c'è una fotografia che mostra una bolla di
> sapone (apparentemente molto grande, ma potrebbe essere un
> trucco) presa mentre scoppia.
> Un problema a parte è come abbia fatto il fotografo a
> cogliere quel momento.
>
> Non so quanto duri la disintegrazione di una bolla di
> sapone, ma lì si vede la bolla integra per buona parte della
> superficie (molto più di metà) mentre una significativa
> calotta è scomparsa e si sta trasformando in goccioline, in
> parte attaccate al bordo della bolla restante
>
> La cosa che più mi meraviglia è vedere che la forma della
> bolla restante è ancora sferica, cosa incompatibile (in
> senso statico) col fatto che non dovrebbe più esserci
> differenza di pressione tra l'interno e l'esterno.
> E' vero che anche l'aria compressa interna impiegherà un
> certo tempo a uscire, ma mi aspetterei che in questa fase si
> mostri una qualche irregolarità della superfice residua.
> Invece le riflessioni dell'ambiente esterno indicano che la
> bolla è rimasta praticamente sferica come prima della rottura.
>
> Qualcuno sa avanzare spiegazioni?
> Occorrendo potrei rendere disponibile una foto della foto,
> ma non subito.
domanda intrigantissima ma a cui non so rispondere in nessun
aspetto.
Riguardo alla pressione interna, cmq, quali sono le stime ?
Chiedo questo con un occhio al COME vengono prodotte bolle
anche grosse : soffiandoci dentro senza particolare fatica.
In particolare, come accade anche nei palloncini, se quando
il raggio di curvatura è molto piccolo si fa ancora una
certa fatica, successivamente si soffia sempre più
agevolmente (con tutto che lì la gomma si stira e quindi in
teoria la membrana si irrigidisce). Il fatto è che più
grossa diventa più la superficie cresce poco a pari volume
immesso.
Nel caso bolla non saprei prevedere "agli estremi" del campo
come vari la tensione superficiale (ossia quando i "doppi
strati" del tensioattivo arrivassero addirittura ad
interagire tanto sottile è la parete, ma non penso si arrivi
a spessori così piccoli), ma azzarderei a dire che non ci
sia nessun effetto di irrigidimento.
Imho la pressione interna non è chissà che perché la
tensione superficiale con acqua e detersivo è fortemente
ridotta.
Quindi boh, non mi aspetterei effetti maestosi di improvvisa
depressurizzazione ed equalizzazione.
In passato avevo visto vari spezzoni (anche io rimasto
attonito dalla perizia degli operatori !), ma non li ricordo
troppo bene nei dettagli salvo alcune impressioni che
potessero essere anche fasulle. Cmq le riferisco.
L'impressione del collasso era che la bolla si richiudesse
su sé stessa come un telone elastico che venisse tirato su
un supporto rigido (che ovviamente manca). Ma potrebbe
essere che in ogni punto della circonferenza la forza
risultante della sia pur ridotta tensione, è giacente nel
piano tangente alla "ex" sfera o quel che ne rimane in ogni
punto e diretta perpendicolarmente al margine del "buco" in
ogni punto.
Avevo poi, forse, notato onde di vibrazione nella massa
restante, con l'idea che a un certo punto riverberassero sui
margini in avvicinamento (su quello opposto ? boh), causando
della nebulizzazione.
Non ricordo se il grosso della massa si concentrasse poi nel
polo opposto al punto iniziale di rottura o se finisse
nebulizzato.
Ora mi metto a cercare qualche filmato per sfizio, perché a
prescindere dal capire la dinamica, erano molto
affascinanti, un po' come quelli della goccia di latte che
rimbalza, la colonnina che si segmenta etc etc
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sun Mar 22 2020 - 12:29:22 CET