Re: Dinamica di una bolla di sapone

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sun, 22 Mar 2020 03:51:17 -0700 (PDT)

Il giorno sabato 21 marzo 2020 20:48:02 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
> Nel numero di sabato scorso del supplemento "Robinson" di "Repubblica"
> c'è una fotografia che mostra una bolla di sapone (apparentemente molto
> grande, ma potrebbe essere un trucco) presa mentre scoppia.
> Un problema a parte è come abbia fatto il fotografo a cogliere quel momento.
>
> Non so quanto duri la disintegrazione di una bolla di sapone, ma lì si
> vede la bolla integra per buona parte della superficie (molto più di
> metà) mentre una significativa calotta è scomparsa e si sta trasformando
> in goccioline, in parte attaccate al bordo della bolla restante
>
> La cosa che più mi meraviglia è vedere che la forma della bolla restante
> è ancora sferica, cosa incompatibile (in senso statico) col fatto che
> non dovrebbe più esserci differenza di pressione tra l'interno e l'esterno.

Non credi che c'entri i *punto di rottura"?



Dovresti avere altrimenti la stessa perplessità di fronte al fenomeno della rottura di un filo tirato alle estremità fino alla rottura, che avviene in un punto (che chiamerei punto debole):il filo si disintegri in minuscoli pezzettini, o addirittura in molecole (scomparendo alla vista), Nel filo c'è un punto debole, come in una catena, che se non avesse un anello più debole, con trazione sufficiente vedrebbe separarsi tutti gli anelli, ciascuno dall'adiacente


Il punto di rottura non è un difetto in un singolo luogo della struttura, di un singolo elemento dell'insieme coeso (nel senso, per esempio, del difetto cristallino): ogni elemento è più o meno "difettoso" nel continuo della quantità di coesione, e la rottura avviene dove il "difetto" - cioè la quantità di coeisione locale - è massimo.

Mi scuso in anticipo se ho scritto una minchiata.:-)

Luciano Buggio
Received on Sun Mar 22 2020 - 11:51:17 CET

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