Re: Galileo Galilei condivideva l'idea dello spazio assoluto?

From: Ponentino <stud.ed2008_at_gmail.com>
Date: Thu, 2 Apr 2020 02:10:58 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 31 marzo 2020 20:35:03 UTC+2, Luciano Buggio ha scritto:
> Il giorno lunedì 30 marzo 2020 13:20:02 UTC+2, Ponentino ha scritto:
> > Il giorno domenica 29 marzo 2020 15:10:02 UTC+2, Luciano Buggio ha scritto:
> > > Il giorno domenica 29 marzo 2020 14:00:03 UTC+2, Ponentino ha scritto:
> > >
> > > (cut)
> >
> >
>

> > > Dagli scritti di Newton risulta che egli ritenesse il suo mezzo composto di particelle, così come è sempre e da chiunque (almeno da Cartesio in qua) stato pensato per l'etere?
> > >
> > Non conosco cosa ha scritto Newton sull'argomento
> > della tua domanda.
> >
> > Ora che tutte le sue opere sono on line
> > speriamo che arrivi qualche segnalazione utile.
>
> Newton chiamava il suo mezzo "Pneuma" o, addirittura, "Logos".
>
>
cut

> E' impressionante la cotrapposizione tra la visione atomistica e quella aristotelica: considera anche solo che per Aristotele (dal cui nome tra l'altro deriva la parola "etere") l'etere stesso non era fatto di particelle.
>
> Solo con Cartesio si cominciò ad attribuirgli discontinuità.
> Vorrei che tu mi confermassi o meno questa ultima affermazione.
>
Aristotele (383- 322 aC) ha proposto l’ horror vacui
(che è un delle poche cose giuste che ha sostenuto nella sua vita)
ma il concetto di etere è nato prima di lui.
Risale alle religioni orientali
e in Sanscritto veniva indicato con Aidh;
dopo ( credo) è stato assimilato dal greco e più tardi dl latino.
Riguardo a Newton riporto cosa ha scritto Kostro
nel suo libro â€" Einstein e l’etere, pag. 14-15 -:

<< Newton usava l’etere per spiegare la trasmissione delle interazioni gravitazionali e diversi fenomeni ottici. Costruì vari modelli e versioni dell’etere, di cui però non riusciva mai ad essere soddisfatto.
L’idea dell’etere era sempre presente nella sua mente e nei suoi articoli……

Newton creò anche la prima teoria duale (corpuscolare e ondulatoria) della luce in cui le vibrazioni delle particelle luminose creavano onde nell’etere..

N. non era certo il solo a considerare l’etere necessario per trasmettere l’interazione gravitazionale, come ha mostrato M. Jammer in Storia del concetto di spazio, anche Leibniz era dello stesso parere.>>

Riguardo all’idea di Newton sulla natura
corpuscolare o continua dell’etere ti dico semplicemente
che cercherò di rivedere e approfondito l'argomento
quanto prima

Ponentino
Received on Thu Apr 02 2020 - 11:10:58 CEST

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