Re: frequenza del fotone

From: Salvo <xx_salvo_xx_at_hotmail.com>
Date: Fri, 11 Jun 2004 19:51:13 GMT

"nessuno" <depositofiles_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
> Aggiungo una cosa...


> Io direi, alla luce di quello che mi hai spiegato (grazie :-) che il
fotone
> ha s� una sua frequenza ben precisa, ma che non � un fenomenop periodico
> per via della sua finitezza temporale. In virt� di ci� ecco che �
necessario
> conmbinare le infinite frequenze di uno spettro continuo (non delta di
> Dirac) per ottenere che a monte ed a valle del fotone, la somma delle
> "armoniche", delle vere onde monocromatiche infinite nel tempo (quelle
> dello spettro) sia nulla. Cos� avremo "delimitato" il fotone, con la sua
bella
> forma d'onda sinusoidale (� corretto dire "sinusoidale" per questo
> fenomeno ondulatorio finito nel tempo?), la sua frequenza, ecc.
> Ho capito qualcosa??


Riassumendo le cose dette nei vari post:
Per affermare con esattezza "un fotone ha una frequenza f" bisogna conoscere
il suo andamento temporale su un tempo infinito, e cio� verificare che
l' onda e.m. ad esso associata abbia una frequenza f da -inf a +inf. (nota
quindi che la frequenza f del fotone, quella di E=hf, � la medesima f
dell'onda
associata). Questo fatto lo vedi o con le propriet� della trasformata
(limitando
un segnale periodico nel tempo equivale a convolvere nelle frequenze e
questo
d� uno spettro non discreto) o con il principio di indeterminazione tra
frequenza e
tempo (se voglio sapere con esattezza la frequenza, devo conoscere
l'andamento del fotone su un tempo infinito; viceversa se voglio localizzare
il fotone
in un intervallo temporale tendente a zero, lo spettro si allarga
all'infinito).
Resta il fatto comunque che per affermare sperimentalmente
che una certa onda e.m. ha frequenza f, basta un'osservazione su un tempo
finito,
cio� su un numero finito di periodi. Questa f sar� anche la f che si associa
ai fotoni
dell'onda, e da questa si dice "i fotoni hanno energia E= h*f ". Chiaramente
con
tutte le limitazioni matematiche e fisiche spiegate sopra.
Comunque sia uno spettro ottico continuo (di un segnale quindi non
periodico)
non � generato solamente da questi "troncamenti matematici" di segnali
periodici.
Un esempio pratico: se fai propagare un impulso laser molto breve e intenso
all'interno di
particolari mezzi trasmissivi, tramite degli effetti di ottica non lineare
lo spettro
(continuo) in ingresso viene allargato, generando nuove frequenze (e quindi
nuovi fotoni aventi quelle frequenze).
Spero di esserti stato utile.
Received on Fri Jun 11 2004 - 21:51:13 CEST

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