>Insomma, in poche parole, l'idea che ho di un campo classico e' quella
>per cui, dato un punto dello spazio, gli si associa uno scalare (se il
>campo e' scalare), o un vettore (se il campo e' vettoriale).
>
>In un campo quantistico invece?
Se non conosci i teoremi di scomposizione di Fourier si fa ardua, per
le mie conoscenze limitate (un professionista dell'insegnamento forse
riesce a ovviare al problema, io no :-)
Vi sono dei teoremi cmq che permettono di scomporre una funzione in
somme di seni e coseni, ognuno moltiplicato per un dato coefficente
(sembra anche intuitivo, no?). In questo modo e' possibile suddividere
un dato campo, ad esempio elettromagnetico, nelle varie frequenze che
lo compongono.
Se il campo e' classico, questi coefficenti si comportano come numeri.
Se il campo e' quantistico, i coefficenti che escono fuori si
comportano come matrici, e rispettano quindi regole algebriche diverse
(ad esempio, il prodotto tra matrici non e' commutativo).
Temo di non essere riuscito a spiegare granche', ma e' il meglio che
riesco a fare, sorry :-(
--
-Thanatos-
HatTrick: bobon123 - Djiins, V.167
Membro del Club dei Mille, Tessera #017
Experienced Manager dell'Italian Hattrick Newsgroup Federation
Studente nell'Universita' Italiana Hattrick
Received on Fri Jun 11 2004 - 20:12:07 CEST