risonanza magnetica nucleare

From: Alex <perceval_it_at_katamail.com>
Date: Thu, 03 Jun 2004 17:59:28 GMT

Qui http://snipurl.com/6ua1 leggo:

"Ciascun nucleo atomico possiede una carica e alcuni nuclei possiedono
inoltre la caratteristica particolare di ruotare attorno al proprio asse
cio� possiedono uno "spin". "
Poco dopo:
"Nel caso del protone con numero quantico di spin = � gli orientamenti
possibili sono [quindi] due. "
Un po' pi� avanti:
"La differenza di energia tra i due livelli � data da:

deltaE = hgB/2pigreco

h = costante di Planck.
g = costante giromagnetica (con valore caratteristico per ogni nucleo).
B = intensit� del campo magnetico applicato (Tesla).

E' evidente inoltre che se esistono due livelli energetici � possibile
variane la popolazione e promuovere una transizione dal livello inferiore a
quello superiore fornendo al sistema l'energia
necessaria sotto forma di radiazione elettromagnetica di frequenza
opportuna. Poich�

deltaE = hf,

da cui:

f = gB/2pigreco

Fin qui tutto bene.

Dove nasce il mio problema? Facile!
Il resto del'artiicolo spiega come applicando un impulso di radiofrequenza
alla frequenza vista sopra, a protoni sottoposti ad un campo magnertico B,
si determini un allargamento del "cono di precessione" dei singoli protoni.
Precisamente accadrebbe che l'"asse di spin" descriverebbe una spirale, fino
a portarsi, in caso di impulsi di RF a 90� (ce ne sono anche a 180�) sul
piano nomrlae al campo magnetico B. Nascerebbe cos� la componente
trasversale (normale alla direzione di B) del campo magnetico (prima
dell'impulso RF c'�ra un campo netto parallelo a B)
E qui non mi trovo pi�: stiamo parlando dei singoli protoni o di un fenomeno
statistico?
Mi spiego in due parole: far precedere i songoli protoni in modo sempre pi�
ampio � qualcosa di "continuo" e che richiede energia. Pi� sopra abbiamo
detto che si pu� dare una quantit� discreta di energia alla frequanza di
risonanza, e che questa energia seve a portare lo spin da -1/2 a 1/2.
Insomma: da una parte vedo l'inversione di spin in maniera quiantistica: un
fotone di energia hf (f = freq. di precessione) ed il mio bel protone
inverte lo spin. Dall'altra parte vedo questo cono di precessione che si
allarga e questi protoni che arrivano addirittura a precedere sul piano
normale a B (e quindi il loro asse di spin ruota su un piano normale alla
direzione di B; cosa che significa, credo, che il protone giri sia intorno a
s� stesso lungo l'asse di spin, sia appresso all'asse di spin che ruota
perpendicolarmente alla direzione di B).
Avevo pensato che forse l'unico mutamento permesso ai protoni fosse da -1/2
a +1/2 e che quella componente di campo trasversale fosse la risultante di
un numero sempre maggiore di protoni che precedono in fase. Ma a me sembra
di leggere ovunque che siano prorpio i singoli protoni a precedere in modo
variabile e continuo, fino a descrivere spirtali. E' come se la RF fornisse
loro energia per far inclinare progressivamente il loro asse di spin
(attorno al quale, cmq, credo che continuino sempre a girare), e solo che
non comprendo come si possano favorire queste transizioni continue, visto
che l'energia dovrebbe essere data per quanti atti a determinare solo
l'inversione di spin.

Grazie
Received on Thu Jun 03 2004 - 19:59:28 CEST

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