On 4 May 2004 02:17:14 -0700, Aniello Saggese wrote:
>Mino Saccone wrote:
>>b) l'acqua che prendo sul davanti sara'
>>2) (litri d'acqua per metro cubo d'aria) * (distanza da percorrere) *
>>(superficie anteriore del parallelepipedo)
>>e' chiaro che la 2 non dipende dalla velocita'
>In realta' vi dipende. Se io inclino il parallelepipedo in maniera
>opportuna posso rendere questa quantita' nulla.
>Ad esempio se inclino il parallelepipedo di 45 gradi in avanti e
>mi muovo con velocita' uguale alla velocita' di caduta delle
>gocce di pioggia io non becco neanche una goccia sul davanti.
>Posso ottenere lo stesso effetto inclinandomi di piu' e andando
>piu' veloce.
Forse hai letto/inteso male..
Per convincersi che e` esattamente come dice Mino,
conviene riferirsi ad uno schema a pioggia fermata.
In tal caso un profilo, comunque orientato, "asciuga"
tutto il volume [sua proiezione su un piano _|_ alla
velocita` * lunghezza percorso], indipendentemente
dalla sua velocita`.
>>la 1) invece si' (vedi caso estremo piu' sopra)
>>Quindi: e' meglio correre per meno acqua sulla cuticagna, almeno in
>>aria calma.
>Se non ho sbagliato e' meglio correre inclinati in avanti :-)
Questo solo perche' la sezione ortogonale diventa minore,
pero` considera che aumenta quella "orizzontale".
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Received on Tue May 04 2004 - 20:53:27 CEST