"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> ha scritto nel messaggio
news:406D8AAC.4040603_at_ts.infn.it...
> FraSisto wrote:
>
> >Una curiosit�: come aveva fatto a calcolare l'orbita lunare con gli
> >strumenti del tempo? [...]
> >(sfruttando magari le geometrie create dalle eclissi solari o altro
> >ancora...)?
> >
> >
> Bingo! :-) Per conoscere l'orbita della Luna, almeno in maniera
> approssimativa (tralasciando eccentricita' ecc.), bisogna conoscerela
> sua distanza dalla Terra. Questa era nota almeno dai tempi di Aristarco,
> ed era stata calcolata in un modo molto ingegnoso proprio sfruttando le
> eclissi: lunari pero', non solari.
>
> Sappiamo che il Sole e' molto piu' lontano della Luna, per cui e'
> ammissibile supporre che il cono d'ombra della terra alle distanze
> lunari sia in realta' approssimabile con un cilindro. Durante un'eclissi
> lunare confrontiamo il diametro della Luna con quello del cono/cilindro
> d'ombra: e' circa un terzo. Allora il raggio della Luna e' circa un
> terzo di quello terrestre. Conoscendo il diametro terrestre, gia'
> misurato in epoca ellenistica, calcoliamo quello della Luna, e misurando
> il diametro apparente della Luna otteniamo facilmente la distanza dalla
> Terra. Aristarco aveva il valore corretto a meno di, credo, il 10%.
>
> Avendo possibilita' di viaggiare a grandi distanze e' possibile poi
> misurare la distanza lunare tramite la parallasse, ma questo credio sia
> stato fato solo in epoca moderna.
>
> --
> Enrico Smargiassi
> http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Eh avevo pensato al parallasse ma in effetti avevo considerato che non
avevano orologi molto precisi per sincronizzarsie nemmeno sapevan calcolare
le distanze tra due localit� troppo bene :-)
Certo che per� eran belli ingegnosi! E questo Aristarco sapeva benissimo che
la terr� non era un piatto a quanto pare... insomma per essere persone che
facevan le misure quasi a occhio eran davvero notevoli.
Comunque grazie mille per la risposta!
Received on Sat Apr 03 2004 - 04:18:18 CEST