Il giorno domenica 23 agosto 2020 alle 11:25:02 UTC+2 max05..._at_gmail.com ha scritto:
> Capisco la tua domanda in un certo senso epistemologica.
Mi sa che non l'hai capita molto. Vedi dopo.
> Praticamente ti sei risposto da solo.
> Il problema della difficolta' e' soggettivo non oggettivo.
Ma va? L'OP aveva scritto:
<<che **trovate** più difficile e/o che **vi ha dato** più filo da torcere sia come studenti
che, soprattutto, dopo? >>
Gli asterischi li ho messi io. Dove lo vedi un intento di trovare una risposta "oggettiva"?
> Dipende da molti fattori in primis il grado di astrazione ma anche il dettaglio con cui uno stesso problema viene spiegato.
Io direi che conta parecchio anche la persona specifica che lo insegna, anche perché non si sta discutendo "di un problema", come hai scritto qui, ma "di una parte della fisica".
> Ovviamente il bagaglio di conoscenze della fisica e della matematica di due soggetti messi a confronto fa si che cio' che e' facile per uno diventi complicatissimo per un altro.
Certo, ma non dipende solo dal bagaglio di conoscenze, dipende anche dal carattere, della persona. Magari a te, per es., la MQ risulta facile perché sai cavartela bene con l'astrazione e la matematica, a differenza di me, e poi ti risulta invece difficile (faccio per dire) quello che per me è un banale problema di meccanica relativistica monodimensionale, perché non riesci a visualizzare mentalmente quello che accade.
> Ma alla fine della favola dovranno essere messi in tavola dei concetti semplici e questo e' la dote di grandi menti e della loro capacita' di sintesi.
Come disse A. Einstein, le cose si possono spesso spiegare in un modo più semplice, ma non più semplicemente che in quel modo! Questo per dire che la favoletta del "poterle far capire anche alla nonna" è vera solo fino ad un certo punto.
> Naturalmente l'analisi non e' alla portata di tutti.
Non so se sia più difficile della sintesi.
--
Wakinian Tanka
Received on Sun Aug 23 2020 - 15:47:24 CEST