Re: Curiosità: qual'è la più difficile branca della fisica?

From: ansiagorod_at_pirlmail.com <ansiagorod_at_apspaps.org>
Date: Sun, 23 Aug 2020 16:28:19 +0200

> altro. Ma alla fine della favola dovranno essere messi in
> tavola dei concetti semplici e questo e' la dote di grandi
> menti e della loro capacita' di sintesi.

Su questo ho dei dubbi.....

In questi giorni sono alle prese con il teorema della forza
viva, che conosco praticamente da ragazzino. Ma stavolta è
spiegato in un contesto molto generale, con strumenti
matematici quasi banali. Il testo, di 450 pagine, lo dimostra
come 'nota a margine' (in realtà in quei paragrafi di font più
piccolo a mò di digressione) in una sola riga, e la
dimostrazione differisce di poco da quella che conoscevo.
Capisco cosa e come ha fatto l'autore ma mi sembra di stare su
una nuvoletta pronta a sparire e farmi precipitare giù. La mia
impressione, confortata da un minimo di esperienza, è che
quando ci sono pagine di calcoli le cose possono essere
complicate ma non difficili. Quando si va al cuore delle cose,
sotto l'apparente semplicità si nascondono tonnellate di
ragionamenti sottili. Sono giorni che sto su quelle quattro
righe; le capisco ma da un'altro punto di vista non le capisco.
E si vede bene che l'autore ha tutte le qualità che hai
elencato, o almeno mi pare le abbia.

Questo discorso si estremizza con la termodinamica, ma vale
credo anche altrove. La mia impressione è che tu non parta da
un punto di vista di fisico o matematico ma umanistico e non so
se questo (ammesso che sia come penso) ci faccia convenire sul
significato di 'semplice' o del suo opposto.

In breve: penso che più si scava, più le cose semplici si
rivelano sempre più complesse (se sono argomenti importanti, se
no si può scavare quanto si vuole invano), però è solo la mia
impressione di persona con i propri limiti.
Received on Sun Aug 23 2020 - 16:28:19 CEST

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