Re: Un "evento" localizzato nello spazio-tempo è "eterno"?
piercarloboletti_at_tiscali.it (Piercarlo) wrote:
>Ovvero � un cambio di stato di un unico universo con la materia
>contenuta al suo interno. Il punto � tutto qui: se hai un unico universo
>ne consegue (imho almeno) che quell'unico universo pu� avere in ciascun
>istante un solo stato (o meglio una sola collezione di stati) "attuale",
>cio� che vive in quel momento. Tutti gli altri stati corrispondenti al
>passato e al futuro semplicemente non esistono se non indirettamente
>come effetti e conseguenze attualmente percepibili del passato (ad
>esempio la luce di una stella posta ad alcuni anni luce di distanza) o
>prevedibili dell'evoluzione dello stato attuale per il futuro (la luce
>della stessa stella che si ritiene perverr� a noi entro un certo tempo
>predefinito... se nel frattempo qualche evento, a nostra insaputa, non
>ha mutato la situazione). Il resto � nebbia.
Non dovrebbe essere cos�, perch� in certe particolari condizioni di
distorsioni spaziali la RG mostra come il tempo diventi una dimensione
percorribile nei due sensi, mente una delle dimenzioni saziali diventa
percorribile solo in una direzione.
Feynman spiega che dovremmo pensare agli eventi quadrimensionali, un
po' come giudichiamo larghezze e profondit� degli oggetti che cambiano
al nostro spostarci. CAmbiano, ma sono l�.
>A mio avviso l'equivoco sul "continuo" deriva unicamente dal considerare
>tale continuo come una dimensione *materiale e statica* - percorribile
>alla stregua di un nastro magnetico registrato che, proprio perch� tale,
>esiste contemporaneamente in due forme: come "eseguibile" a volont�
>(l'intero nastro) e come "eseguito" di momento in momento (la porzione
>di nastro sotto la testina di lettura).
>A me pare che, nel caso del tempo, testina di lettura e nastro da
>leggere siano in effetti un'unica entit� che attraversa la sua
>collezione di stati possibili in un solo senso (determinato in ultima
>istanza dalla "freccia" dell'entropia totale, a mio avviso l'unico vero
>"marcatore assoluto" - e irreversibile - del tempo) e una sola volta
>(quella in cui tutte le componenti del suo stato sono orientate
>coerentemente con la freccia dell'entropia). Non esistendo alcun nastro
>fisicamente distinto da "rieseguire" non esiste neppure alcun continuo
>materiale da "rivivere". L'esecuzione � una tantum, bella o brutta che
>sia.
Pu� darsi. Ma l'entropia � una faccenda statistica di improbabilit� e
gi� Wodehouse diceva: non confondere l'improbabile con l'impossibile.
Se un gas esce dalla bottiglietta di profuno � improbabile che le
molecole rientrino nella boccetta: improbabilissimo non impossibile.
Se spezzi una tazzina del caff� � ancora pi� improbabile che si
possano riostituire esattamente i legami molecolari preesistenti, per�
ci sono miliardi si stati indistinguibili... magari spostandosi nel
tempo si cambiera qualcosa e l'azione muter� l'evento. Ma l'evento
potrebbe restare individuabile.
>> >E soprattutto, a parte "l'espediente" di rendere il
>> > passato inaccessibile (bisognerebbe raggiungere velocit� superluminali
>> > con tutte le contraddizioni fisiche che ne conseguono),
Non � vero. Si pu� invertire la freccia del tempo anche ruotando
intorno a un buco nero massiccio sfrutando la distorsione dello
spaziotempo oppure sfruttando i fantascientici wormholes,
fantascientifici se immaginati di grandezza umana, ma ben previsti
dalla teoria a livello microscopico. Inoltre la RG non viet� il
superluminale, stabilisce solo un discrimine tra "lentoni" e
"tachioni".
>> Ci sono altre strade e la relativit� ha reso il tempo una dimensione.
>> Mi sfugge il senso di come sia "immaginabile" se non come
>> una dimensione che va dal passato al futuro.
>
>Che la relativit� abbia reso il tempo una dimensione (anche se a me
>veramente pare lo fosse gi� prima) non ci piove. Ma dire che � una
>"dimensione" non significa dire che � una dimensione COME LE ALTRE.
>Matematicamente potr� anche essere trattata in questo modo (ma non mi
>pare che lo sia) ma fisicamente � tutto un altro paio di maniche.
E' una dimensione come le altre ma appare col segno meno se le altre
tre spaziali hanno il segno +, o viceversa.
>Mi sbaglier� ma a me pare che il "tempo" esiste solo come componente di un "moto"
>(di qualsiasi genere) e non, come invece � per le altre
>dimensioni, come una "scena vuota" in cui pu� svolgersi qualunque atto
>fisicamente possibile agli oggetti contenuti nell'universo. Il tempo
>esiste quando, all'interno delle tre dimensioni spaziali, si verifica
>uno spostamento da un punto all'altro (in senso ampio e relativo: anche
>una variazione di distribuzione di energia � uno "spostamento"). Senza
>questo spostamento, il tempo risulta privo di qualunque caratteristica
>rilevabile e misurabile e pertanto, imho, fisicamente inesistente.
Forse no. In un mondo di ombre il tempo sarebbe come il nostro. Pare
infatti che l'universo possa essere una specie di ologramma con due
soli dimensioni spaziali e una temporale e che la terza spaziale sia
una rappresentazione della nostra mente.
Altrimenti si potrebbe anche dire che non pu� esistere lo sdpazio
senza la diemsione tempo che d� alle altre "una durata". Ma con le
parole � facile far sembrare logico tutto e il contrario di tutto.
>Per me � inoltre pacifico che, in senso classico, una volta che
>l'entropia di un sistema ha raggiunto il suo limite, il tempo di quel
>sistema cessa di avere qualunque significato concreto.
Mica vero. A entropia massima non si ferma la casualit� quantica: anzi
da una sua fluttuzione potrebbe essere nato addirittura il big bang.
>>
>> Taglio il resto perch� era qui il cuore della differenza di
>> "visione del mondo (universo)!!
>
>Hai ragione. Vorrei per� precisare qualcosa sulla natura di questo
>"cuore" e cio� il fatto che esso non � altro che la differenza tra il
>concepire un tempo "assoluto" (sia pure camuffato) sotto forma di un
>continuo temporale COMUNQUE rivivibile e un tempo effettivamente
>"relativo" cio� definito solo come la velocit� con cui il "qui e ora"
>attraversa la collezione dei suoi stati fisicamente possibili in un
>percorso, se non concettualmente, fisicamente irreversibile: per
>prevedere esattamente il futuro dovresti possedere una massa INFINITA di
>informazioni circa l'evoluzione della catena di stati da attraversare
Non � vero. E' impossibile concettualmente per via
dell'indeterminazione quantica.
>mentre per "prevedere" il passato la massa di informazioni, per quanto
>enorme e matematicamente intrattabile, � comunque FINITA.
Chiss�: forse esistono tutti i passati possibili, come i tutti i
futuri.
Per millenni l'Uomo ha immaginato esseri che vedevano il empo tutto
insieme e li hanno chiamati dei.
Un giorno, chiss�, che non diventiamo tutti dei.... (Il fisico Tipler
ci crede!)
>Volendo puoi vedere questa differenza tra passato e futuro anche in
>termini di entropia: il passato ha COMUNQUE un'entropia massima finita
>(di cui il presente � "la cima") mentre per il futuro l'entropia, a
>prescindere dalla quantit� finita di materia presente nell'universo, non
>ha di per s� alcun massimo prevedibile (almeno in senso classico).
Non mi pare vero, sempre per via della caualit� quantica INSITA in
qualunque cosa.
>Mi permetto una metafora: in un certo senso il "carburante" del tempo �
>"l'incertezza" del futuro che viene "bruciata" e trasformata in
>"certezza": a quanto ne so non esiste in ultimo alcun modo, se non
>quello impossibile di "bruciare" tutta l'incertezza futura "residua" (e
>quant'� il "residuo" di una grandezza in linea di massima infinita?), di
>ritrasformare la "certezza" (cio� il passato) in "incertezza" (ovvero in
>un nuovo futuro possibile). A parte il cattivo affare (consumi un futuro
>indeterminato ma potenzialmente illimitato per ottenerne uno s� pi�
>deterministico ma anche pi� limitato) il fatto stesso di richiedere un
>infinito per rendere "possibile" l'operazione mi pare tagli pi� che a
>sufficienza la testa al toro.
>
>Ciao!
mmh: il toro ha la testa al suo posto... ;-))
Ernesto
>Piercarlo
>
>PS - Sto solleticando a bella posta la coda del drago perch� si svegli e
>intervenga... spero che le sue "fiammate" non siano troppo brucianti (!)
Received on Tue Jan 06 2004 - 23:25:20 CET
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