Re: immune a 1000 V

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Fri, 05 Dec 2003 06:27:54 +0100

Andrea Fusar Poli ha scritto:

> A laboratorio di fisica abbiamo eseguito un esperimento di elettrostatica.
> Una sfera conduttrice (r = 6.5cm) isolata da terra � stata caricata tramite
> un generatore con un potenziale di 1000 V.
> Il prof toccando la sfera carica non ha sentito alcun effetto come mai?

> Io ho ipotizzato che la carica presente sulla sfera fosse minima, essendo il
> raggio della sfera 6,5 cm la capacit� � 4*pi*epsilon zero*raggio=
> 7.23*10^-12 F quindi la carica presente sulla superficie della sfera deve
> essere C*V=7.23*10^-09 C ovvero una carica elettrica pari in modulo a quella
> prodotta da 5.51*10^10 cariche elementari...

> Questa carica � abbastanza bassa per non sentire nessun effetto al contatto
> con la sfera?

Perfetto.


Anael ha scritto:

> Ritengo che il problema non sia il voltaggio... ma l'amperaggio... questi
> esperimenti si fanno con amperaggi "infinitesimi"!
> Se il prof avesse provato anke solo con 1A saltava dalla sedia :)

la pericolosit� � data salo dalla corrente elettrica, ma spesso si fa
confusione per quanto riguarda la pericolosit� della corrente elettrica,
la pericolosit� infatti � caratterizzata sia dalla intensit� e sia dalla
durata all'esposizione, le curve di pericolosit� sono riportate in grafici
con diverse zone di pericolosit�, in particolare per CC al di sotto di 2
mA la corrente � sopportabile teoricamente per un tempo indefinito, mentre
al di sopra dei 500 mA anche se per tempi dell'ordine del millisecondo la
pericolosit� si ha per possibili effetti di fibrillazione ventricolare con
relative complicanze, e se la durata supera i 100 ms detta soglia a circa
100 mA, per correnti pi� elevate si � gi� defunti "arresto cardiaco" anche
se si pu� arrivare alle semplici ustioni e alle bruciature, mentre per
valori intermedi si hanno degli effetti di tetanizzazione "contrazioni
involontarie muscolare", pericolosi solo per il fatto che eventuali
contrazioni possono determinare il protrarsi del tempo di esposizione.

Ciao Michele





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Received on Fri Dec 05 2003 - 06:27:54 CET

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