Re: velocità degli elettroni in un conduttore

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Sat, 08 Nov 2003 05:46:34 +0100

Enrico Smargiassi ha scritto:

> Michele Falzone wrote:

> > sicuramente non si riescono a vedere gli elettroni, noi riusciamo solo a
> > vedere "misurare" solo gli effetti che questi producono, [...] in
particolare:
> > - La deflessione su una carica in movimento con velocit� V, con tutti i
> > risvolti ad essa collegati.

> Questo e' un effetto, ma ce ne sono tanti altri.

Qualunque esperienza della fisica classica � sempre riconducibile a questo
solo, mi sono divertito tanto all'universit� a fare questa masturbazione
mentale.

> > In particolare vorrei farti notare che tutti gli effetti osservati e tutte
> > le leggi della fisica classica sono riconducibili a questo solo fenomeno.

> Prego? Tutte le leggi della fisica classica?

Si, se vuoi contraddire devi portare degli esperimenti della fisica
classica che non sono riconducibili alla deflessione di una carica in
movimento con velocit� V.

> > Ancora una volta ti chiedo, cosa non va nella mia dimostrazione che fa
> > vedere che la deflessione di una carica in movimento con velocit� V in un
> > solenoide di lunghezza infinita, non dipende da nessun flusso di cariche

> Tanto per cominciare non va il fatto che presupponi elettroni in
> moto circolare, quindi accelerato, e che non irradiano. Questo e'
> in contrasto con le leggi dell'elettromagnetismo.

Bohr ha previsto delle orbite stabili, ma non aveva previsto che ogni
elettrone interagisce con il resto della materia, per semplicit� aveva
previsto l'atomo isolato.
Ma come dico io, ogni atomo sente dell'interazione degli altri atomi,
intesa come magnetizzazione e pertanto costretto a compiere delle orbite
con frequenza multipla della fondamentale, come vedi dando l'esatta
giustificazione del campo magnetico, ovvero essere un campo elettrico
ruotante, si trova anche la giustificazione del perch� solo alcune orbite
sono stabili, solo quelle multiple della fondamentale, mentre le altre
fuori dall'accoppiamento irradiano non essendo stabili.
Quelle e solo quelle, mentre tutte le altre non essendo stabili cedono
energia al mondo circostante, o che � lo stesso dire che irradiano.

> > Da quello che mi pare di capire, la cosa che ti viene pi� difficile da
> > accettare � come possa succedere che in un circuito RC, non passando
> > nessun elettrone dopo un tempo sufficientemente lungo, si vengono a
> > trovare sulle due armature del condensatore delle cariche elettriche.

> Questa e' una cosa. Devi poi tenere presente che il modello che
> prevede elettroni in moto in un conduttore spiega una vastissima
> serie di altri fenomeni: effetto Hall normale, anomalo e
> quantistico, effetto termoelettrico, effetto fotoelettrico,
> scariche nei gas, superconduttivita', semiconduttivita',
> funzionamento del microscopio elettronico, del microscopio a
> effetto tunnel, ...

Calma, se vuoi discutere, devi affrontare gli argomenti uno alla volta, ma
in ogni caso stai passando alla quantistica, e io non mai detto che le
relazioni della fisica quantistica sono sbagliate, ho sempre sostenuto che
l'equazioni e pertanto la soluzione dell'equazioni � identica, se al
posto di considerare la carica un'onda consideri un modello che vede la
carica puntiforme sottoposta ad una forza di tipo pulsante.

> Potrei continuare per ore. Conta poi che nello stesso stesso
> quadro teorico si spiega anche una serie vastissima di altri
> fenomeni: legame chimico, spettri, ecc. ecc.. Anche qui potrei
> proseguire per ore: ci sono decenni di ricerca in proposito. Come
> puoi capire, finche' proponi solo un modello che 1) e' in
> contrasto con la fisica nota 2) spiega una minima frazione della
> fenomenologia spiegata dalle teorie odierne 3) non allarga il
> campo dei fenomeni spiegabili, nessuno ti dara' ascolto.

Non � necessario che parli per ore, basta che porti poche motivazioni
valide e io ancora non riesco a capire cosa contesti del mio modello,
inoltre ti faccio notare che:

1- Non � in contrasto con la fisica nota, in quanto si perviene alle
stesse identiche formule della fisica classica e della MQ, con la sola
differenza di precisare che la particella non � un'onda ma pi�
semplicemente una particella sottoposta ad una forza ruotante, effetto del
campo magnetico di fondo, presente in ogni punto dello spazio e mai
schermabile. Prova a leggere la mie dimostrazioni e vedrai che il campo
magnetico e perfettamente duale a quello della fisica classica.
Non riesci a dare una perfetta visione deterministica per il solo fatto
che non hai l'esatta equazione oraria della forza pulsante, e pertanto non
avendo un istante iniziale di riferimento e una sequenza esatta dei
fenomeni osservati, i risultati sono descrivibili solo a livello
probabilistico, ma tutti i fenomeni sono perfettamente deterministici.

2 � Pervenendo alle stesse formule della fisica, spiega le stesse
identiche cose della fisica attuale e in pi� da una giustificazione logica
dei fenomeni.

3 � Qui ti sbagli di grosso, perch� permette di comprendere pienamente la
gravit�, facendo vedere le interazioni elettriche, magnetiche e
gravitazionali come effetto di una medesima causa.

Ma la cosa pi� importante su cui per ora preferisco tacere � che questo
non � un punto di arrivo, ma il mio essendo ancora un modello, rappresenta
solo un punto di passaggio per capire realmente i fenomeni fisici.

Ciao Michele


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Received on Sat Nov 08 2003 - 05:46:34 CET

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