Re: La matematica per il fisico teorico
Valter Moretti ha scritto:
> Nel nuovo ordinamento non c'e' piu' spazio per che vuole capire per
> bene tutto come una volta. Il problema non si pone piu', da questo
> punto di vista e' un po' tutto alla "spera in Dio". Qui c'e' una
> questione di fondo che non e' stata risolta da chi ha pensato il nuovo
> ordinamento: che genere di laureato deve uscire da 3+2 in fisica?
> Uno che ha capito davvero di che cosa si stia parlando oppure uno che
> ha orecchiato un po', ha capito cosa bisogna fare materialmente per
> passare gli esami e lo ha fatto?
> Al momento, quello che vedo qui a Trento e' che c'e' ancora qualcuno,
> pochissimi, che capisce davvero quasi tutto. La maggior parte invece
> sopravvive nella rincorsa aggrappandosi a tutto ed arrivando alla
> specialistica con buchi enormi da tappare... non credo che si possa
> parlare di specializzazione, ma di "tappamento di buchi".
> Di positivo c'e' che quasi tutti sono in corso, ma e' un mistero quale
> sara' la preparazione dello studente che esce da +2. Quest'anno qui
> finisce il primo ciclo completo del 3+2. Vedremo l'anno prossimo che
> genere di persone si presenteranno agli esami per accedere al
> dottorato di ricerca.
Valter, queste cose potrei averle scritte io...
Le penso da un po', ma non oso dirle ai miei colleghi, per due ragioni:
a) anche se non me lo dicono in faccia, e' chiaro che pensano che sono
vecchio, e quindi non capisco quello che serve oggi
b) in generale, si e' creato un clima per cui non si deve "dir male" del
nuovo ordinamento.
Il mio osservatorio e' certamente limitato da un punto di vista
statistico: dipende soprattutto dall'esame di Astrofisica I, che e'
quasi obbligatorio al 3^ anno.
Per fare un esempio qualunque, in un appello e' stato un problema
trovare uno studente che sapesse spiegare perche' le righe della serie
di Balmer non si vedono se la stella e' troppo fredda, e nemmeno se e'
troppo calda...
Il fatto e' che la maggior parte non sapevano come sono messi i
livelli dell'idrogeno, e non avevano idea di che cosa s'entrasse la
temperatura.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Oct 09 2003 - 20:09:18 CEST
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