Re: Massa e Quantita' di materia

From: AAnDrEE <andre_m_at_infinito.it>
Date: Sun, 21 Sep 2003 12:38:04 +0200

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:bki48s$2ddq$3_at_newsreader1.mclink.it...


...snip...

> A mio parere il termine (inventato di recente) e' piuttosto infelice,
> proprio per il rischio di confonderlo col significato newtoniano; ma
> si riferisce a *un dato numero di particelle*.
> 10^10 protoni, 10^10 molecole di CO2, 10^10 elettroni, sono la stessa
> "quantita' di materia".
> La q. di materia e' "quella cosa che si misura in moli",


Perfetto, hai proprio centrato il punto che mi interessa. Quando ho
scritto "spiegare la differenza concettuale..." intendevo proprio questo: se
definiamo la quantita' di materia come "quella cosa che si misura in moli"
stiamo spiegando il significato di una grandezza utilizzando la definiz.
della sua unita' di misura in uno specifico sistema di misura.
Questo e' scorretto. La lunghezza non e' il numero di metri e sono in grado
di definire cosa e'.
Un angolo non e' il numero di gradi e la geometria euclidea mi permette di
definire rigorosamente un angolo; poi mi porro' il problema di definire il
grado, il radiante etc.

Possibile che non si riesca a fare una cosa del genere con la quantita' di
materia? Evidentemente no, secondo quanto abbiamo raggiunto.
Beh allora la q.d.mat. e' definita male!


> e che ancor
> oggi viene infatti spesso chiamata "numero di moli".


E su questo qualche ente che non ricordo (IUPAC?) ha decretato che i chimici
la smettano di parlare di "numero di moli" ma nessuno lo fa...


> Piu' o meno come se si dicesse "numero di metri" invece di lunghezza,
> "numero di volt" invece di d.d.p., ecc.


Infatti! E nessuno direbbe una cosa del genere.



> Domanda legittima: ma non sarebbe meglio, allora, parlare direttamente
> del n. di particelle?
> Risposta: certamente, ma ci sono due ostacoli.
>
> 1: Molta gente fa fatica a destreggiarsi con numeri cosi' grandi, con
> le notazioni esponenziali, ecc.
> 2: La mole (col nome di "grammomolecola") e' nata quando non era
> affatto certo quale fosse il reale numero di particelle. Anzi c'era
> anche chi non credeva nell'esistenza degli atomi.
> Pero' le leggi delle combinazioni chimiche e le leggi dei gas
> imponevano di mettere in relazione quantita' di sostanze diverse, e
> venne inventato quel concetto.
> Ormai e' difficile far macchina indietro...


Tra l' altro ci sono libri che definiscono grammoatomo e grammomolecola
(Silvestroni per esempio) altri che parlano di mole.
In sostanza non tutti danno definizioni aggiornate e quindi si finisce per
fare confusione.
Qualcuno saggiamente osserva che bisognerebbe usare solo la mole che
sostituisce i vecchi concetti di grammoatomo, grammomolecola, grammoformula.

E se la vedessimo in questo modo:
1) la quantita' di materia e' una grandezza che mi permette di contare il
numero di particelle da specificarsi di volta in volta di un corpo.
2) ognuna di queste particelle ha una massa
3) se moltiplico massa della particella per il numero delle particelle ho la
massa totale.

quindi il legame fra le due grandezze diventa evidente, almeno a livello
intuitivo. Ma non cosi' e' rigoroso...

Mi viene in mente un' altra cosa. Non e' che la identificazione
massa/q.d.mat. contribuisce anche a quella idea per cui nei fenomeni
relativistici c'e' variazione di quantita' di materia?


> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
Received on Sun Sep 21 2003 - 12:38:04 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:28 CET