> Dato che si parla di autovalore minimo, l'autof. non ha nodi, quindi
> e' pari e costante per |x|<b.
> Allora nell'intervallo b<x<a ci entra un quarto di l. d'onda, e la l.
> d'onda vale 4(a-b).
Scusa ancora, un ultimo dubbio. L'esercizio l'ho (penso) risolto,
imponendo la fdo costante nella parte centrale e i vari punti di raccordo.
Non mi e' pero' molto chiara la tua ultima affermazione. Come faccio a
sapere che nell'intervallo b<x<a ci entra un quarto di ldo? Dai miei conti
mi risulta che va bene qualsiasi cosa, basta che avanzi un quarto di
lunghezza d'onda alla fine (quindi anche, ad esempio, 5/4 di ldo). Perche'
tale caso e' vietato?
L'unica che mi viene in mente e' che il caso 5/4 sarebbe il secondo
autovalore, ma in tal caso per il primo autovalore al centro l'energia
sarebbe negativa, e, a meno che b e Uo non siano piccoli, la particella
sarebbe o a destra o a sinistra. Sarebbe comunque un autovalore del
potenziale in questione?
E' un regola fissa che il numero di nodi corrispondono al valore
dell'autovalore, o e' riferito a questo caso particolare?
Grazie mille per la disponibilita', Capital.
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Received on Tue Sep 09 2003 - 11:57:44 CEST