Re: Calore

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_TIN.it>
Date: Wed, 3 Feb 2021 16:44:56 +0100

Il 03/02/2021 11:43, Pangloss ha scritto:

> Il primo principio e' da tutti considerato implicito nella forma analitica:
>
> Q(AB) = U(B)-U(A) + L(AB)

Per inciso, io preferisco per il lavoro la definizione con il segno
"della Chimica", perché allora lavoro e calore, che sono le 2 modalità
con cui un sistema può scambiare energia con l'ambiente, risultano
_entrambi_ positivi se il sistema acquista energia.

> Seguendo Caratheodory questa relazione definisce il calore Q(AB), essendosi gia'
> definita la variazione di energia interna U(B)-U(A) quale lavoro L(AB) scambiato
> con l'esterno dal sistema nei processi adiabatici. L'univocita' di L(AB) nei
> vari processi fisicamente possibili costituisce l'asserto del primo principio.
>
> Il sofisticato Callen fa invece piovere assiomaticamente la variazione U(B)-U(A)
> dal cielo, definisce poi il lavoro L(AB) tramite la suddetta variazione nei processi
> adiabatici,

Non mi sembra, cito da p. 17, 2^nd ed.:
"There exist walls, called adiabatic, with the property that the work
done in taking an adiabatically enclosed system between two given states
is determined entirely by the states, independent of all external conditions.
The work done is the difference in the internal energy of the two states".

E, a p. 18:
"by employing adiabatic walls and by measuring only mechanical work,
the energy of any thermodynamic system, relative to an appropriate reference state,
can be measured".

> ne trae infine il significato di Q(AB) alla Caratheodory. IMHO sul
> primo principio il Callen e' piuttosto bruttino, indubbiamente se la cava in modo
> assai piu' brillante sul secondo.
>
> Il punto cruciale consiste nel definire in modo inequivocabile il significato del
> lavoro L(AB) scambiato da un sistema con l'esterno durante una trasformazione A->B.
> Ad es. consideriamo un calorimetro contenente acqua e riscaldiamo questa con un
> resistore ad immersione. Si potrebbe esporre il primo principio dicendo che in
> tale processo la variazione di energia interna U(B)-U(A) sia dovuta a:
> - una fornitura di lavoro elettrico dissipativo (in un sistema adiabatico);
> - una fornitura di calore erogato per effetto Joule dal resistore.

A me sembra che si tratti solo di distinguere correttamente il
sistema dal suo ambiente:
- se il sistema comprende il resistore, allora l'ambiente
eseguirà un lavoro elettrico sul sistema
- se il sistema non comprende il resistore, allora l'ambiente
scambierà calore con il sistema.

Ciao

-- 
Giorgio Bibbiani
(mail non letta)
Received on Wed Feb 03 2021 - 16:44:56 CET

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