Il 11 Giu 2003, 11:18, Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it> ha scritto:
> Gianmarco Bramanti wrote:
>
> [nuclei localizzati]
>
> > Pero' non ho mai trovato argomentato da nessuna parte
> > il senso di questa circostanza.
>
> Argomentare a priori non e' facile, pero' i calcoli adesso si
> possono fare, ed il risultato e' quello che dicevo: si trovano
> certamente dei pacchettini d'onde localizzati corrispondenti alle
> posizioni dei nuclei, pero' solo in coordinate relative (ovvero
> la f d'o globale puo' essere simmetrica per rotazione). A quanto
> mi dicono i miei amici che fanno questi conti, pare che basti una
> perturbazione anche molto lieve per localizzare la funzione
> d'onda anche nelle coordinate del laboratorio.
Comincio a capire un pochino. Pero' penso che da un punto di vista
matematico
la questione possa essere posta in modo esatto. Dato un potenziale trovare
tutte le osservabili indipendenti mutuamente commutanti. Nel caso della
molecola di idrogeno H2+ e' relativamente semplice: prima si osserva che H
commuta
con P, poi che H commuta con J, infine si trova un ulteriore numero
quantico,
che nel caso di simmetria planare mostra degenerazione. Se la molecola non
e'
simmetrica questa degenerazione viene rimossa. Quando si accende un campo
gli
stati che differiscono per parita' vengono accoppiati, allora se all'inizio
il
momento di dipolo medio era nullo, quando il campo viene acceso cominciano a
comparire pesi per tutti gli orbitali, dunque il momento di dipolo diventa
differente da zero. Pero' c'e' da riflettere ancora.
> --
> Enrico Smargiassi
> http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
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Received on Thu Jun 12 2003 - 18:46:23 CEST