Valter Moretti wrote:
> Enrico SMARGIASSI wrote:
> Ciao, mi pare che stiate dicendo esattamente la stessa cosa
> se tu per Hamiltoniana intendi solo quella degli elettroni,
> assegnate e fissate le coordinate dei nuclei.
E' quello che normalmente si fa in chimica quantistica (fisica
molecolare se preferisci) in questi casi. Nota che
implicitamente lo ha supposto anche Elio; infatti ha scritto "la
direzione dei due nuclei", concetto che ha poco senso se non
consideri che i nuclei, almeno in prima approssimazione, abbiano
posizioni ben definite.
> > quindi non c'e` motivo di supporre che il momento di dipolo
> > permanente sia zero (ed infatti non lo e').
> Ma come non lo e'?
Il momento di dipolo della molecola di HCl e' di 1.1 Debye, su
scala atomica non e' poco.
> Se fai i conti, avendo cura di trasformare per
> inversione spaziale sia le coordinate dei nuclei che quelle degli elettroni vedi
> che l'Hamiltoniana *complessiva* (elettroni + nuclei pensati come punti materiali
> carichi) e' invariante.
Adesso stai considerando l'Hamiltoniana quantistica completa
(nuclei quantistici) nella sua generalita', giusto? Stai partendo
da troppo lontano. Il problema e' che nessuno ti garantisce che
gli autostati di *questa* H. abbiano parita' definita: di fatto
in generale non ce l' hanno (penso sia una questione di
degenerazione).
Percio' l'osservazione delle simmetrie di questa H. ti dice ben
poco, e nulla rispetto al momento di dipolo. Una volta che assumi
che la soluzione per i nuclei (assumendo un qualche tipo di
Born-Oppenheimer) abbia la forma consueta, ovvero con un nucleo
di Cl ben localizzato in un punto e quello di H in un altro, puoi
ragionare come si fa di solito in chimica quantistica ed i
risultati sono quelli che ho citato in precedenza.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Mon May 26 2003 - 16:53:04 CEST