Re: problema sul principio di azione e reazione
Frisio ha scritto:
> Bene, volevo aggiungere solo questo; un
> modo equivalente di affrontare il problema, intuitivo anche se forse
> meno rigoroso potrebbe essere questo:
> i 3 carrelli sono sottoposti ad una forza F, quindi subiranno
> un'accelerazione pari a F/3m, dal "loro punto di vista" la
> forza di inerzia che subiscono e' equivalente ad un campo
> gravitazionale con costante g=F/3m, quindi pensando di "appendere"
> verticalmente i 3 carrelli il primo gancio dovra'
> sopportare una forza pari a 2mF/3m=2F/3 e il secondo mF/3m=F/3.
> Allo stesso modo con due carrelli uguali si ottiene F/2.
L'idea non e' male, e la si puo' vedere in due modi.
a) Usando il principio di equivalenza.
Se ci si mette nel riferimento dei carrelli, che non e' inerziale, tuto
va come se ci fosse un campo gravitazionale d'intensita' g = F/3m.
b) Usando il principio di d'Alembert (forse e' cosi' che l'hai intesa?)
Un problema di dinamica si riporta a uno di statica aggiungendo alle
forze reali le "forze d'inerzia" -ma.
Credo che quest'idea sia molto in uso tra gli ingegneri.
Va tutto bene, ma non sono sicuro che questi approcci, anche se del
tutto rigorosi, siano piu' intuitivi dell'uso delle leggi di Newton.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri May 16 2003 - 20:29:21 CEST
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