Il 22/05/21 15:36, Alberto Rasà ha scritto:
> Il giorno sabato 22 maggio 2021 alle 13:40:02 UTC+2 alessandro volturno ha scritto:
....
>> Siccome il libro citato di Pauling e Wilson inizia con la trattazione
>> Lagrangiana ed Hamiltoniana della meccanica
>>
> Anche questa è fondamentale (non solo in quel libro) per la MQ; perlomeno le basi di queste.
Non tanto. A livello di base tutto quello che serve è di sapere che un
sottoinsieme interessante dei problemi di meccanica classica può esere
riformulato in termini di funzioni generatrici delle equazioni del moto
(lagrangiana e hamiltoniana) e avere un po' di esempi concreti di
lagrangiane e hamiltoniane. Tutto il resto può tranquillamente attendere.
Soprattutto in un "percorso rapido" che voglia andare il prima possibile
sulla MQ.
....
>> Per la cronaca aggiungo che provai a leggere il libro di Dirac sulla
>> meccanica Quantistica (lettura iniziata una 15na di anni fa ma non
>> conclusa) e incredibilmente riuscivo a seguire l'algebra dei Bra e dei
>> Ket che si costruisce nel testo, ma al solito non avendo le basi
>> matematiche necessarie a capire gli spazi vettoriali a più dimensioni,
>>
> Perché, gli spazi vettoriali a una dimensione che utilità hanno? :-)
> Almeno i vettori del piano saprai trattarli! :-)
>
>
>
> Guarda che usando la trattazione "astratta" con bra e ket non c'è molto di più da sapere rispetto all'algebra lineare e gli spazi di vettori "di tutti i giorni" come i vettori del piano. Da ricordarsi che i bra sono trasformazioni di questi vettori. Poi, il fatto che questi vettori possono essere funzioni loro stesse e vivere in uno spazio vettoriale infinito-dimensionale, puoi anche dimenticarlo completamente mentre li tratti come vettori con quel formalismo (ecco uno dei motivi per il quale è stato inventato!)
I bra e i ket sono una notazione neanche tanto felice inventata da
Dirac. Purtroppo oggi si tende a pensare che basti usare bra e ket
invece di notazioni più standard dal punto di vista matematico per fare
MQ. Ci sono approcci "moderni" alla MQ dove si lavora praticamente solo
in spazi a dimensione finita. Personalmente penso che sia diseducativo
al massimo. Può forse funzionare per chi si deve occupare di quantum
computing ma già a livello chimico mi sembra eccessivamente riduttivo.
>>
>> l'analisi di funzioni complesse etc, ho dovuto abbandonare quella strada.
>>
> Almeno i concetti base sui numeri complessi sono indispensabili: la psi è complessa!
Ma non avevi sponsorizzato i bra e ket? :-)
Giorgio
Received on Sat May 22 2021 - 17:35:03 CEST
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