Re: concetto di massa da libro di testo

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sun, 13 Jun 2021 09:38:41 +0200

Il 13/06/21 07:36, tucboro_at_katamail.com ha scritto:
>

> Se fossi io uno studente di fisica (e tutto sommato non sono distante dal ruolo, se non anagraficamente), sarei piuttosto insoddisfatto, e confuso, di una simile introduzione. Al di là della dubbia completezza, precisione od utilità dei singoli punti (in particolare quello relativo alla cosiddetta massa relativistica), il vizio di fondo è mescolare, senza dichiararlo nei singoli enunciati (magari c’è in premessa?) l’approccio tradizionale “newtoniano” con quello “relativistico”, con il risultato di ingenerare una gran confusione. ....

Più confuso che insoddisfatto. Quello che spesso succede è che lo
studente si rende conto dell'esistenza di una difficoltà, ma molto
spesso non è in grado di attribuirla al fatto che gli si sta fornendo
simultaneamente due o tre diversi paradigmi scientifici. Pensa di essere
lui incapace.
Purtroppo non è solo il caso della massa :-(

>
>
> - punto 6: più o meno stessa falsariga, parlare di rapporto massa/energia con riferimento alle sole reazioni nucleari, lasciando il lettore a chiedersi come mai in una normale reazione chimica esotermica,....

Anni di associazioni, anche iconografiche tra Einstein, E=mc^2 e bomba
atomica, hanno lasciato il segno nell' immaginario collettivo e quindi
anche nella didattica, purtroppo.

>
> p.s: su questo ultimo specifico punto vado contro l’opinione di molti esperti. Su un sito che ospita(va) un forum che adesso non ricordo (lo avevo trovato digitando su google la stringa “deficit di massa nelle reazioni chimiche”) un poveraccio che chiedeva conferma del fatto che la teoria di Einstein prevedesse difetto di massa anche per le reazioni di tutti i giorni (benché non fosse misurabile/misurata) è stato bollato come noioso e arrogante troll che non sa cosa è la fisica.

Non è che un esperto lo è 24/24 e 7/7. Lo sarà su certi argomenti e non
su altri.

Aggiungerei però alcune osservazioni che possa aiutare a mettere meglio
in prospettiva tutto il discorso.

In fisica possono sopravvivere a lungo "spiegazioni folkloristiche" non
suffragate da attente analisi sperimentali o teoriche. Certe
pseudo-spiegazioni sono andate avanti per decenni. Io stesso ricordo
ottimi docenti universitari spacciare la storia della circolazione
oraria o antioraria del flusso d'acqua in un lavandino che si svuota a
seconda dell' emisfero come esemplificazione della forza di Coriolis.
O anche un esperto di fisica dei liquidi affermare con sicurezza che i
vetri delle cattedrali medioevali sono più spessi in basso per il lento
fluire dei vetri. Giusto per citarne due. La storia del "deficit di
massa" solo nelle reazioni nucleari è nella stessa classe.
In un certo senso sono nozioni sbagliate. Tuttavia riguardano più
esemplificazioni che il nucleo concettuale di teorie fisiche.

Le spiegazioni folkloristiche non vanno confuse con diverse
interpretazioni o descrizioni di fenomeni o formalismo.
Usare i quaternioni per descrivere i fenomeni elettromagnetici, diadi (o
forme diadiche) al posto dei tensori (cfr. le prime edizioni del testo
di Goldstein di Meccanica classica) o anche la massa relativistica, non
sono in sé sbagliate. Possono, a diversi livelli, essere dannose
didatticamente ma non le classificherei tra le nozioni sbagliate.

E poi ci sono le nozioni veramente sbagliate che tuttavia sopravvivono
per "tradizione" (anche tradizioni recenti). Giusto tre esempi: i) la
definizione di campo o di orbitale come "regione di spazio" con
determinate caratteristiche o in cui avviene qualcosa; ii)
l'identificazione dell'entropia col disordine configurazionale; iii)
classificare come vettore qualsiasi entità caratterizzata da intensità
direzione e verso.

Ovviamente è una distinzione fatta con l'accetta e ci sono grdazioni
intermedie o casi non completamente riconducibili a queste tre
categorie. Ma la distinzione può aiutare a valutare.

Giorgio
Received on Sun Jun 13 2021 - 09:38:41 CEST

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