Re: Lavoro forza elettrica

From: anto <mendietanospam_at_virgilio.it>
Date: Wed, 05 Feb 2003 07:28:39 GMT

"Mino Saccone" <mino.saccone.xspam_at_fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:cSX%9.14732$YL4.123487_at_tornado.fastwebnet.it...
>
> "anto" <mendietanospam_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
> news:Rmz%9.124167$0v.3585425_at_news1.tin.it...
> > In elettrostatica, quando si definisce il potenziale elettrico, si fa
uso
> di
> > due concetti: il lavoro che un agente esterno compie sulla carica ed il
> > lavoro che il campo elettrico compie su quella carica. Essendo l'uno
> > l'opposto dell'altro, in presenza di uno spostamento ds, sulla mia
carica
> > saranno applicate due forze: quella elettrica e quella dell'agente
> esterno,
> > ma dal fatto che nei due casi i lavori sono opposti trovero' che le due
> > forze saranno l'una l'opposta dell'altra, per cui la mia carica si
muover�
> > con v costante.
> > E i casi a velocit� variabile che fine fanno?
> >
> > Dove sto sbagliando?
> >
>
> Il campo elettrico eserciter� la sua forza sulla carica e tendera' ad
> accelerarla. Se sulla carica non agiranno altre forze essa accelerera' per
> via appunto del campo elettrico. Se altre forze, elettrostatiche o no,
> agiranno sulla carica, sara' la loro risultante che accelerera' la carica.
> Se la risultante sara' nulla, anche l'accelerazione lo sara' e la carica
> stara' ferma o si muovera' di moto rettilineo e uniforme rispetto alle
> stelle fisse (come disse Galileo).



In effetti la mia domanda era a mal posta. Voglio dire: testi come il Tipler
di fisica 2 , definiscono la differenza di potenziale fra due punti come il
lavoro per unit� di carica necessario per spostare una carica campione a
velocit� costante dal punto a al punto b. Per loro � necessario che ci sia
questa forza opposta al campo elettrico affinch� la carica possa muoversi di
moto uniforme.L'agente esterno. Tutti i lavori che ci servono a definire
grandezze successive quali l'energia potenziale di una carica e di un
insieme di cariche vengono quindi definiti supponendo che gli spostamenti
avvengano a velocit� costante.
I problemi saltano fuori quando devo pensare all'energia di un sistema di
cariche, li devo prendere le particelle ad una ad una e spostarle da
infinito al punto dato. Ma questo non posso farlo a velocit� costante!La
particella ennesima quando occuper� la sua posizione nel sistema dovr�
essere ferma, per cui dovr� passare da una velocit� costante ad una velocit�
=0.
Io mi chiedo perch� c'� bisogno di un ipotesi restrittiva come la velocit�
costante per definire la differenza di potenziale?

Grazie

>
> In parole povere la forza elettrostatica su una carica e' una forza come
> qualsiasi altra.
>
> Saluti
>
> Mino Saccone
Received on Wed Feb 05 2003 - 08:28:39 CET

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