Re: insegnamento fisica ai ragazzi
Flavio Zanovello ha scritto:
> Vi pongo un quesito secondo me di una certa importanza. Tante volte mi
> sono sentito dire:"per studiare le cose che fai tu ci vuole una testa
> fatta cosi', io non potrei mai, la matematica non la capisco, la fisica
> non mi entra ecc.ecc.".D'atro canto io penso che queste materie non
> abbiano poi questa peculiarita' e che io stesso sarei in grande
> difficolta' se dovessi fare giurisprudenza.
> Secondo me dipende spesso da come queste materie vengono presentate, in
> particolar modo nell'eta' scolare. Vi racconto una mia esperienza.
> ...
> Per me e' stato esaltante e loro si sono divertiti e spero che qualcuno
> di loro si sia un po' interessato all'argomento. penso di si' perche' a
> distanza di anni mi e' capitato di vedere qualcuno che mi ha detto:"ma
> tu sei quello delle ruote!".
> Voglio dire che in queste eta', per istillare un po' di interesse
> sarebbe forse meglio avere un approccio a queste materie un po' diverso,
> per evitare di disamorare giovani virgulti per sempre.
> cosa ne pensate?
Penso che hai sovrapposto problemi diversi.
1) Se ci vogliano o no attitudini particolari per studiare fisica.
2) Quale sia il modo migliore per ottenere interesse da ragazzi,
specialmente giovani.
3) (Questo non l'hai detto, ma lo aggiungo io) Se e come trasformare
questo interesse in un serio impegno di studio.
La mia opinione sommaria e' che:
1) Per studiare a un livello alto (diciamo universitario e oltre) le
attitudini ci vogliono.
2) E' verissimo che l'interesse, spec. in eta' di scuola elementare e
media, richiede un approccio tutt'altro che libresco, ad es. come quello
che hai descritto. C'e' da notare una cosa: che i programmi ministeriali
sarebbero molto migliori della pratica, come si e' andata condensando
negli anni, anche nei lbri di testo. Quelli delle medie sono in
larghissima misura vergognosi. Che le cose non vadano fatte cosi', sono
in molti a capirlo; ma sempre troppo pochi...
3) Le cose si complicano - secondo me - quando si arriva alla scuola
superiore, dove un interesse episodico non basta piu', e si vorrebbe la
capacita' di ragionare, collegare fenomeni e teorie, ecc. Posso dirti
per esperienza che accendere anche entusiasmo per qualsiasi argomento e'
possibile (non voglio dire facile). Molto piu' difficile mantenere
l'interesse quando occorre uno sforzo per ottenere risultati.
Il discorso sarebbe molto lungo, e si dovrebbe ad es. chiedersi se le
tendenze attuali della societa' non stiano rendendo le cose sempre piu'
difficili.
C'era un bell'articolo di Umberto Eco oggi su "Repubblica", proprio su
questi temi.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Nov 10 2002 - 20:15:23 CET
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