Re: Atomi di spazio

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Thu, 7 Oct 2021 02:41:17 -0700 (PDT)

Il giorno giovedì 7 ottobre 2021 alle 09:00:03 UTC+2 Luciano Buggio ha scritto:
> Il giorno lunedì 4 ottobre 2021 alle 16:15:03 UTC+2 gino-ansel ha scritto:
> > Le Scienze, Febbraio 2006, Theodore A. Jacobson e Renaud Parentanì:
> > “Le onde sonore in un fluido si comportano in maniera straordinariamente
> > simile alle onde luminose nello spazio. E i buchi neri hanno analoghi
> > acustici. E’ possibile che lo spazio-tempo sia letteralmente una specie di
> > fluido, come l’etere della fisica prima di Einstein?”
> > L’articolo si conclude come segue:
> > “L’unificazione della relatività generale e della meccanica quantistica
> > potrebbe costringerci ad abbandonare l’idea di spazio e tempo continui e
> > a scoprire gli atomi dello spazio-tempo. Einstein potrebbe aver pensato
> > qualcosa di simile quando nel 1954 scrisse al suo amico Michele Besso:
> > ‘Considero plausibile che la fisica non si possa basare sul concetto di
> > campo, cioè di strutture continue (cut).
>
> Einstein era un che cambiava idea.
>
>

> Tovo qui (non so se se l'affermazione di Einstein che viene riportata sia precedente o successivaa rispetto a quella della corrispondenza con Besso del 54):
> http://www.trecimedilavaredo.eu/Breve-storia-dell'etere-copertina.htm
>
>
>
>



> “ … non potremo fare a meno dell’etere, cioè di un *continuo* (gli asterischi sono miei) fornito di proprietà fisiche; perché la teoria della relatività generale, i cui punti di vista generali i fisici di certo terranno sempre ben fermi, esclude un’azione a distanza diretta. Ma ogni teoria di azione per contatto presuppone dei campi comuni, dunque anche l’esistenza di un ‘etere’”.
>
> Luciano Buggio



Non ha nessun senso continuare a parlare di etere e tanto meno se è un continuo o un discreto e non ha nessun valore scientifico dire che Newton abbia tentato di giustifica la sua interazione a distanza con un famigerato etere o che Einstein nell'ultimo periodo della sua vita abbia avuto dei ripensamenti.





L'UNICO modo per GIUSTIFICARE una eventuale esistenza dell'etere "visto che non è possibile misurare un generico moto relativo dell'etere" è e sarà sempre quello assegnare delle caratteristiche a questo famigerato etere e da queste costruire un modello coerente e compatibile con la RR, RG e con tutte le osservazioni scientifiche che quotidianamente vengono osservate nella MQ e possibilmente confrontarlo sperimentalmente con ALTRI fenomeni similari che, anche se sono a noi molto vicini non sono stati MAI interamente CAPITI a fondo, non per incompetenza dei fisici, ma solamente perché questi fenomeni sono stati reputati poco interessanti da un punto di vista teorico e pratico e principalmente perché soddisfatti da altri modelli che in fondo anche se incompleti si possono reputare soddisfacenti.
Continuare su questa strada è una inutile perdita di tempo.

MF
Received on Thu Oct 07 2021 - 11:41:17 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:30 CET