Il 09 Ott 2002, 11:41, Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it> ha scritto:
> MarcoSulla_at_excite.it wrote:
(.....)
> Provo a tornare alla tua domanda originale.
>
> > Ho studiato l\'entropia nel primo anno di fisica all\'uni, ma non sono
> > riuscito a capire che cosa sia in pratica. Grazie anticipatamente4
> > dell\'aiuto.
>
> Allora, la prima cosa da tener presente e' che ci sono oggetti diversi
> che vengono chiamati entropia. Non necessariamente sono la stessa cosa
> (anche se hanno analogie e relazioni mutue).
>
> Il concetto di entropia che viene introdotto in termodinamica (TD) e'
> quello di una grandezza fisica, funzione di stato (e questo e' gia' un
> risultato non banale della TD), la cui prima ragion d' essere e' quella
> di poter predire il verso dell' evoluzione spontanea di sistemi
> termodinamici quando alcune delle condizioni di vincolo cui sono
> sottoposti vengano rimosse.
>
> Esempio pratico: un calcolo di entropia mi dice che devo aspettarmi che
> se apro una bottiglia di profumo nella stanza il profumo va fuori della
> bottiglia mentre se ho del profumo nell' aria e metto una bottiglia
> aperta nella stanza, non trovero' mai il profumo tutto nella bottiglia.
>
> Dove e' il disordine o il caos? A molti piace chiamare la situazione
> profumo nella bottiglia "ordinata" e quella "profumo nell' aria
> "disordinata". Finche' non si dice come quantificare il concetto di
> ordine, resta una questione di gusti. Giusto per ripetere un esempio che
> ho fatto in passato, se ho una bottiglia con aceto e olio, quale e' la
> configurazione ordinata ? quella separata (sotto aceto e sopra olio) o
> quella emulsionata (vinaigrette) ? L' esperimento mi dice che il sistema
> lasciato a se stesso evolve verso la situazione separata, ergo ha
> maggiore entropia. E' piu' disordinata ? Boh ?
> Anche perche' se invece mescolo acqua e aceto, l'evoluzione spontanea va
> nell' altra direzione: maggior entropia nel caso mescolato. Quindi ho un
> esempio per tutte e due le possibili definizioni contrastanti di
> situazione ordinata se mi fermo alla pura fenomenologia visiva.
>
> Allora come lo definisco il disordine o caos ?
> In realta' c'e' una definizione tecnica di disordine per questi sistemi
> che concorda con il comportamento dell' entropia (entropia crescente ->
> maggior disordine). Pero' e' una questioe abbastanza tecnica che esula
> dalla termo dinamica classica. Occorre introdurre concetti di meccanica
> statistica. Non sto a ripeterla ma la trovi riassunta in un mio vecchio
> post reperibile nelle proto-FAQ di Enrico Smargiassi:
> http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia/physics/entropia_disordine.html
>
> Quello che pero' va sottolineato e' che in questo utilizzo di entropia
> non c'e' proprio niente di soggettivo.
> (.....)
> Giorgio
Salve a tutti,
volevo ricollegarmi a questo intervento, che IMO e' molto appropriato
e illuminante, per chiedere un vostro parere.
Premetto che, anch'io sono stato "allevato" alla scuola di pensiero
"Entropia = disordine" (tanto per capirci), ma dopo averci riflettuto
e ripensato, cambiai idea e ritenni i concetti di ordine e disordine
non necessari e spesso fuorvianti. Ma ecco il punto.
Supponiamo che un Sistema Isolato possa esistere in due Stati.
Da un punto di vista rigoroso e' corretto dire che si ha aumento di
Entropia in una trasformazione dallo stato 1 allo stato 2 se lo
Stato 2 ha maggior probabilita' di esistenza (di realizzarsi)
rispetto allo stato 1 (e viceversa) ?
Per i Sistemi Chiusi occorre ovviamente tener conto degli scambi
energetici. E qui c'e', forse, un altro mito da sfatare:
l'Energia tende *sempre* ad un minimo.
Immaginiamo un sottoinsieme di essi, tutti contenuti in un Sist.
Isolato, e li supponiamo sufficientemente interagenti.
Potremmo dire che, dato che l'Energia complessiva non
e' minimizzabile (anzi, deve conservarsi), all'approssimarsi del
raggiungimento dell'Equilibrio, si dovrebbe osservare una
distribuzione (o ripartizione) dell'Energia nel modo piu' probabile.
Questo dovrebbe essere vero sia all'interno dei singoli Sistemi, che
tra di essi. Che bisogno ci sarebbe di tirare in ballo l'ordine o il
disordine?
Gradirei un parere anche su quest'altro punto.
Patrizio
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Received on Wed Oct 09 2002 - 20:42:54 CEST