Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)

From: JWorld <nospam_at_nospam.it>
Date: Sat, 5 Oct 2002 23:55:00 +0200

"Zag" <zag_at_tecnobiomedica.it> ha scritto nel messaggio
news:3D9D83C0.9060801_at_tecnobiomedica.it...
> JWorld wrote:

> Mi sembra (in prima istanza) che questa ipotesi contraddica la
> conservazione della massa (o dell'energia). Infatti se nello spaziotempo
> convivessero sia Napoleone morto a S. Elena che Napoleone morto a
> Parigi la massa di questo secondo Napoleone (da noi peraltro non
> conoscibile) peserebbe anch'essa sulla massa totale dello spaziotempo.

Ti spiego perch�, invece, non la contradice:

Immagina un videogioco basato su un processore che indirizza 64kb di RAM ed
in questa RAM memorizza lo stato del gioco. In ogni istante, lo stato
completo del videogioco � rappresentato dallo stato delle celle di memoria.
Gli stati possibili del gioco sono 256 elevato alla 65536! Un numero enorme
ma non infinito. In realt� sono molte di meno perch� alcune sequenze (la
stragrande maggioranza) non si verificano perch� impossibili per il
software.
Mentre il videgioco gira, i vari stati della RAM si susseguono al ritmo del
ciclo di clock del processore. Alcune sequenze sono prestabilite perch� sono
funzione del software, altre dipendono dalle scelte del giocatore (libero
arbitrio).

Se in questo gioco definiamo *tempo* la distanza in cicli di clock tra uno
stato della RAM ed un altro (ovviamente raggiungibile dal primo in funzione
del programma del gioco e delle scelte del giocatore), ti accorgerai che il
*tempo* ha solo significato se si gioca il gioco. Quando il processore �
spento (il programma � in ROM) il gioco non esiste, eppure esiste a livello
potenziale. Da questo punto di vista (equivalente come ipotizzavi tu ad
osservare lo spaziotempo da una quinta dimensione) tutte le configurazioni
teoricamente possibili del gioco sono egualmente reali (perch� sono tutte
possibili). Lo sono per il giocatore quando non gioca il gioco.

Quando invece il giocatore gioca, lui osserva (cio� percepisce) solo le
configurazioni del gioco che lui stesso, mediante le sue scelte,
contribuisce a creare. Le scelte alternative, dal suo punto di vista di
giocatore, non esistono, non sono reali ( Se si definisce realt� ci� che il
giocatore percepisce nel gioco allora ne consegue che senza giocatore niente
realt�. Come ben sai (spero) a livello quantistico � indispensabile che ci
sia un osservatore affinch� un qualsiasi fenomeno possa verificarsi).

La questione della conservazione della massa � facilmente superabile. In
fisica si osserva che la massa/energia di un sistema chiuso si conserva nel
tempo. Il che significa, ritornando all'analogia del videogioco che la
*massa totale* del videogioco si conserva (cio� � uguale) tra uno stato e
l'altro del gioco. Ma se nel gioco il tempo � solo la *distanza* tra due
stati successivi, a maggior ragione, due stati che non sono raggiungibili
uno dall'altro (perch� sono alternativi in quanto derivano da una scelta
precedente da parte del giocatore) possono coesistere senza infrangere il
principio di conservazione, a patto che abbiano la stessa energia totale.

Nella tua obiezione, le due realt� (S.Elena e Parigi) dove potrebbe essere
morto Napoleone, avrebbero avuto la stessa energia totale.

In definitiva, il libero arbitrio c'�, ma solo quando il programmatore ha
deciso di gestire nel gioco l'input del giocatore. Fatta la scelta, si
pagano le conseguenze. Mi butto dal balcone? nessun input significativo
previsto nella sequenza del gioco che mi possa salvare dal botto.

Mi fermo qui, altrimenti finisco per discutere sul programmatore che ha
creato il videogioco e diventare OT.

Saluti,

JWorld
Received on Sat Oct 05 2002 - 23:55:00 CEST

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