Re: Rilflessione e riflessione alla Bragg

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Thu, 15 Aug 2002 17:26:04 +0200

Elio Fabri wrote:

> Luciano Buggio ha scritto:

> > In molti esperimenti, concettuali e non (vedi doppia fenditura), fotoni ed

> > elettroni vengono trattati alla stessa stregua.

> > Anche gli elettroni sono particelle cui viene applicato il principio di

> > indeterminazione, che non hanno una localizzazione precisa finche' non

> > vengono rivelati e lo stato dei quali viene completamente descritto, si

> > dice, solo da una funzione d'onda.

> Tutto questo non signifca pero' che elettroni e fotoni debbano essere

> identici in tutto e per tutto. Per es. (ed e' una differenza essenziale)

> gli elettroni hanno carica elettrica.

> > Ma quando un elettrone si riflette su di una parete, si parla, appunto, di

> > riflessione sulla parete.

> > In particolare avviene la riflessione *dall'interno* su tale parete,

> > quando l'elettrone e' dentro un conduttore, per esempio, ed ha bisogno di

> > energia per essere estratto, energia che serve a fargli superare la

> > parete, descritta in termini di *barriera di potenziale*, tanto piu' bassa,

> > a parita' di altre condizioni, quanto maggiore e' la curvatura della parete

> > nella regione in cui esso si trova.

> A parte la questione della curvatura, che non ho capito,

Mi pare che in un corpo carico le cariche si addensino maggiormente (nella
regioni comunque sottostanti la superficie) dove la curvatura � maggiore,
tanto che � da queste regioni che � pi� facile evadere (vedi potere
disperdente delle punte: in una punta la curvatura � idealente infinita ed
il raggio di curvatura nullo).Io ho pensato ch eci� possa leggersi in
terminidi altezza della barriere: almeno nella mia teoria � cos�, e
credevio che cos� fosse anceh inquella standard.

> per un

> elettrone le cose vanno cosi' proprio *perche' e' carico*..

Mi permetto di osservare che non si sa cosa vuol dire "carico". La carica
� un mistero.

Al massimo possiamo consolarci e non porci pi� ilproblema convivendo col
concetto ed abituandocivi.

Sono convinto infatti che mi risponderai che per te � invece tutto
chiaro:-)

> > ...

> > Perche' non vuoi ammettere che ai confini della materia possa esservi una

> > barriera di potenziale (magari la stessa che argina gli elettroni, con

> > gradiente variabile) buona anche per i fotoni?

> Perche' non c'e' nessuna causa fisica per questa barriera.

E se ci fosse una teoria che d� una causa fisica a questa barriera,
trovando tra l'altro che � la stessa, come ho detto, con cui interagiscono
gli elettroni, tu che cosa diresti?

> Perche' l'interazione tra fotoni e atomi e' del tutto diversa da quella

> degli elettroni.

E se ci fosse una teoria che unifica perfettamente le due cose?

> > Cos'e' questa schizofrenia, che abbiamo cioe' due teorie diverse per due

> > fenomeni sostanzialmente identici?

> I fenomeni *non sono* sostanzialmente identici: lo sono solo

> superficialmente.

Immagina che ci siano due teorie, una che dice che i due fenomeni sono
diversii, l'altra che sono lo stesso fenomeno:

tu quale preferiresti?

Se mi risponderai che logicamente preferiresti la seconda, ma che non � la
mia perch� la mia � sbagliata, ti chieder� perch� e dove e sbagliata, e
dovremo cominciare un serio dibattito, in cui si dovranno argomentare le
proprie affermazioni:-)

Ciao.

Luciano Buggio

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Received on Thu Aug 15 2002 - 17:26:04 CEST

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