Il 08/12/2010 17:28, Luciano Buggio ha scritto:
> Falso: vedi qui:
> http://it.wikipedia.org/wiki/Potenziale_di_Lennard-Jones
A parte il fatto che Wikipedia, specialmente italiana, e' stata trovata
in fallo varie volte su argomenti scientifici, in generale non e' una
buona idea rifarsi ad articoli di enciclopedia per sviscerare
compiutamente un argomento, visto che, per loro stessa natura, sono
concisi. Nello specifico, dire che L-J e' empirico e' una formulazione
semplificata del discorso che ti ho fatto precedentemente, e che non
posso che ribadire. In particolare che la coda attrattiva 1/r^6 sia
ottenibile da principi primi quantistici e' un fatto ben noto ed
indiscutibile che puoi trovare dimostrato in moltissimi testi di MQ, per
esempio lo Schiff, par. 32, od il Landau III, par. 89 (il ragionamento
intuitivo invece lo puoi trovare ad es. nell'Ashcroft-Mermin, cap. 19).
Nauralmente devi conoscere la MQ e matematica sufficiente, ma se non le
possiedi il problema e' tuo, non della MQ.
> Quindi per la stabilit� orbitale degli elettroni non vale quello che
> vale per l'a stabilit� dei legami interatomici,
Non so cosa sia la "stabilita' dei legami interatomici". Forse intendi
"l'esistenza dei legami interatomici". Comunque e' ovvio che cio' che
vale per l'un caso (atomi) possa non valere per l'altro
(elettroni-nucleo), vista la totale diversita' delle due situazioni.
> per i quali avevi
> negato che ci fossero delle "forze" esterne al diametro atomico
Infatti non esistono, per atomi isolati.
> Quindi queste "buche di potenziale" (corone sferiche in cui la forza
> elettrostatica � prima repulsiva e di seguito attrattiva), in cui �
> pi� o meno probabile trovare 'il singolo elettrone, **esistono*
No, non esistono. L'interazione elettrostatica e' sempre e comunque 1/r,
punto. Non ci sono buche - a parte la divergenza nell'origine - ed il
potenziale e' monotono (accento sulla penultima "o"). L'esistenza di
shell di orbitali e' una conseguenza di questo normalissimo e
familiarissimo potenziale combinato con le equazioni della MQ. Il
calcolo per l'H lo trovi in ogni testo introduttivo di MQ. Nauralmente
devi conoscere la MQ e matematica sufficiente, ma se non le possiedi il
problema e' tuo, non della MQ.
> Questa pu� essere esattamente la definizione di "legge empirica".
> Paradigmatica � la legge di Titius-Bode
Ah be', se e' questo che intendevi - leggi ottenute semplicemente
interpolando dati sperimentali - allora la risposta e' un'altra: le
leggi della MQ *NON* sono leggi empiriche. Sono basate sull'esperienza,
certo, ed esattamente nello stesso modo in cui lo sono basate quelle
della meccanica classica: vale a dire ponendo alcuni postulati e
verificando che le conseguenze sono in accordo con gli esperimenti.
Assolutamente NON interpolando alcunche'.
> Orbene Bahlmer, Lyman, e quell'altro, forniscono una legge,
Certo. Una legge empirica che e' perfettamente giustificata, ed anzi
migliorata, da calcoli effettuati seguendo i principi primi della MQ. E'
un enorme successo di quest'ultima, paragonabile - ma per certi versi
ben maggiore - del successo newtoniano nel rendere conto delle leggi di
Keplero.
Received on Wed Dec 08 2010 - 20:16:43 CET