Re: Velocità c (era: Principio di relaltività galil.)

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Tue, 25 Jun 2002 23:04:01 +0200

Franco wrote:
(cut)
> Le formule sono "giuste", nel senso che mi pare siano derivate
> correttamente dall'ipotesi iniziale. Continuano ad avere di bello il
> fatto che non distinguono movimento della sorgente da movimento del
> ricevitore, e questo implica niente etere.
Permettimi di sottolineare questa tua osservazione. Non ti sembra molto
importante? Non � forse, stringi stringi, il contentuo dell'enunciato
della RS?
>Continuano ad avere di brutto
> che non predicono quantitativamente i risultati delle osservazioni.
> L'errore e` piccolo per velocita` non troppo alte, ma la formulazione
> standard funziona meglio :-).
Questo lo vedremo. Parli come se il dibattito fosse gi� concluso. Ricorda
che gi� altre volte avevi concluso "non funziona" e poi per�, dopo una pi�
attenta analisi, hai dovuto ammettere che (per quel che si stava dicendo)
funzionava.

> > Mi ha fatto poi balzare sulla seggiola ci� che dici nell'ultima riga:
> > ma non ti pare che questi L.Fotoni assomiglino sempre pi� ai Fotoni
> > veri?
> ?? ho detto questo? devo essere rincoglionito perche' non lo ricordo
> piu`.
Non ho detto che tu hai detto questo, questo lo dico io. Tu avevi solo (!)
schierato da una parte i miei L-fotoni insieme ai fotoni standard della
relativit� (per quanto riguardava proprio "il bello" che riferisci sopra),
contro tutte le altre concezioni, classiche o eretiche, mi pare.

> > E' che ci si � fissati per secoli su questa faccenda dell'etere che fa d
> > a mezzo, tanto che
> > quando l'abbiamo buttato via ci siamo tenuti per� la velocit� fissa.

> Velocita` fissa rispetto a vari riferimenti, non rispetto all'etere.
Questo l'ha precisato Einstein. Io mo riferivo allo stato dell'arte che
Einstein si � trovato, ed al fatto che ha assunto come postulato la
costanza della velocit� della luce nello spazio assoluto, erede
inconsapevole del paradigma cartesiano e della velocit� dell'onda
dipendente dalla natura del mezzo, quindi fissa.
Poi ha esteso questa costanza a tutti i riferimenti in moto inerziale.
Io credo che la forza di quel paradigma vada misurata col prezzo che si �
pagato per conservarlo: la rinuncia all'aritmetica
> Anche tu imponi che il ricevitore interagisca solo con gli Lf che vede a
> velocita` c.
Non lo impongo: non � un postulato, e non � stato comunque costruito o
ricavato per risolvere alternativamente il problema che aveva Einstein.
L'esempio che segue � tratto dal testo di fisica del mio sito (puoi
trovare il link in un mio reply di oggi sul thread segnalato p�i� avanti)
Hai presente la trasparenza? Perch� i fotoni attraversano il vetro senza
essere disturbati dai suoi atomi?
L'unica soluzione � andare sempre forte, per non "vederli". La traiettoria
nel mezzo � una cicloide asolata, la velocit� media utile diminuissce,
diminuisce la lunghezza del salto ("lnghezza d'onda"), rimane costante la
frequenza (ti dice nulla tutto ci�?). Se l'indice di rifrazione � 1.5 vuol
dire che la velocit� � 2/3 c e che il salto cicloidale con asole � lungo
2/3 di quello ordinario.
Ma soprattutto vuol dire che la velocit� minima raggiunta (procedendo a
ritroso) � comunque altissima (non ho fatto il conto ma siamo nell'ordine
dei cinquanta-centomila chilometri al secondo), e quindi di interagire con
gli atomi del vetro non si parla, se non del tutto occasionalmente. Se poi
pensi al diamante (ove la velocit� c abbatte a meno di met� e di
altrettanto la lunghezza del salto) capirai anche perch� nel diamante
l'assorbimento � cos� basso.
Oggi ho visto applicarsi il ragionamento a nuovi comparti, grazie alle
risposte che ho avuto: vedi il thread parallelo "frequenza doppler ed
energia"). Sei invitato ad intervenire nel dibattito.
> Adesso bisogna spiegara le rotazioni di fase di oscillatori lontani.
Per intanto vorrei qualche informazione sulla curva di luce della cefeide
che tu hai proposto.
Le stelle variabili sono classificate in parecchie categorie, a seconda
delle caratteristiche del loro periodo (irregolare, a doppi massimi, con
versati a diverso gradiente, con pi� periodicit� ecc.).Ci sono peculiarit�
di ogni tipo, e vorrei sapere a quale di queste categorie appartiene la
variabile in questione.
(cut)
>distribuzione tipo gaussiana..
(cut)
Ho delle idee sulla distribuzione delle velocit�, ma credo che vengano
prima altre cose. Casomai ne riparleremo.
Ciao.
Luciano Buggio


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Received on Tue Jun 25 2002 - 23:04:01 CEST

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