Mazi wrote:
>
> Volevo sapere se era possibile trasformare la misura di un segnale da Dbm a
> Volt/metro o se le due misure sono incompatibili.
Divi avere un altro elemento, la superficie efficace dell'antenna. I
dBm sono una misura di potenza (logaritmica), cioe' 10 * log(P/1mW): 0
dBm=1 mW, 30 dBm=1W
Il guadagno dell'antenna ti dice (sempre espresso in forma
logaritmica) qual'e' la sua area efficace A, espressa in funzione del
quadrato della lunghezza d'onda l, e con un ulteriore fattore F (mi
sembra pigreco quadro) che non ricordo mai. Quindi G=10log(A*F/l^2), o
A=l^2*10^(G/10)/F
Mi scuso per non sapere F, ma come radioastronomo utilizzo sempre
l'area efficace delle antenne (che non dipende dalla lunghezza d'onda)
e mai il guadagno.
Una volta che sei riuscito a trovare la densita' di potenza (W/mq),
passare a V/m e' abbastanza semplice. Il campo E e'
pari a sqrt(P*377), dove 377 e' l'impedenza del vuoto.
Nota a margine: Non ho mai capito perche' in Italia, contrariamente a
tutto il resto del mondo, si utilizzino unita' di campo e non di
densita' di potenza. O forse si'. Se i limiti internazionali sono di
2.5 W/mq, e quelli italiani di 0.1 W/mq, con limiti proposti di 0.0007
W/mq, suona differente (e molto meno assurdo) dire che i limiti
internazionali sono di 30 V/m, quelli italiani di 6 V/m, e quelli
proposti di 0.5 V/m.
--
Gianni Comoretto Osservatorio Astrofisico di Arcetri
gcomoretto_at_arcetri.astro.it Largo E. Fermi 5
http://www.arcetri.astro.it/~comore 50125 Firenze - ITALY
Received on Thu Jun 20 2002 - 14:41:02 CEST