Un libro per Fisica generale 2

From: Ringhio <nosapm_at_nospam.com>
Date: Wed, 15 May 2002 10:05:32 +0200

Devo acquistare un testo dal quale prepararmi da solo per l'esame di fisica
generale 2. Ho chiesto al mio professore e lui come molti suoi colleghi
usano fare mi ha dato ampia scelta pronunciando la celebberrima quanto
ambigua frase "va bene un qualunque testo di fisca 2" salvo scoprire poi che
non tutti i testi di fisica generale vanno bene perche' da quanto ho capito
i testi di fisica generale si possono riunire in due grandi classi, una che
credo si possa con una definizione alla buona indicare come "fenomenologica"
alla quale appartengono la maggior parte dei testi di scuola anglossassone
tradotti in italiano, che tentano di illustrare il fenomeno e da questo
risalire alle leggi matematiche piu' opportune per descriverlo facendo il
minimo uso dei concetti matematici in favore delle considerazioni intuitive
e fenomenologiche e un'altra che credo si possa, sempre con una definizione
alla buona, indicare come "analitica" che fa' un ampio e largo uso della
matematica, e dei suoi strumenti tanto che a volte alcuni di questi testi
presentano delle sezioni dedicate interamente alla presentazione in un modo
abbastanza esaustivo dei concetti di matematica necessari o talvolta
presentati in modo differente nei corsi puramente matematici. Mi e' parso
che vi siano estimatori sia dell'una che dell'altra classe e che le due
siano per forza di cose classi separate ma contigue. Sulla base della poca
esperienza che ho in materia ritengo che: i testi fenomenologici abbiano il
difetto di non mostrare e non spiegare in modo del tutto convincente alcuni
aspetti che potrei definire particolari semplificando molto i modelli e
determinando quindi dei dubbi nello studente che, provando ad applicare le,
pochissime leggi matematiche che gli sono state presentate in casi
particolari, a problemi un pochino diversi, scopre che quella legge non e'
in quel caso applicabile ma va' corretta e allora procedono giu' con una
valanga di ragionamenti, approssimazioni che confondendo lo studente che non
riesce a comprenderne a pieno l'origine vede questi come atrifici per
spiegare il perche' di quella soluzione. I testi invece analitici non
soffrono di questo problema, infatti secondo gli autori di questo tipo di
testi tutto si ricava "facilmente" applicando qualche strumento matematico o
teorema visto in modo fisico, il piu' delle volte tale modo � diverso nella
forma da quello matematico e solo dopo un adeguato ragionamento e attenta
riflessione risulta come e' ragionevole attendersi equivalente a quello
matematico. Questi testi pero' richiedono un ampia riflessione per
comprendere il fenomeno fisico e non perdersi nel mare della matematica e
talvolta i passaggi matematici adoperati non sono per nulla elementari e
cosi' ci si ritrova con un testo che spiega il perch� delle cose ma si
rischia di non capire dapprima il perch� matematico di quei passaggi e
conseguentemente il risultato fisico ad esso associato. Pensate ad esempio
alla divergenza di un vettore in coordinate sferiche -cosa non semplicissima
da spiegare per uno studente autonomamente- che tutti o quasi finiscono per
prendere per buona e usare ampiamente senza comprenderne o spiegarsi
matematicamente l'origine e spesso non ci sono persone in grado di
dimostrare il perch�, infatti viene considerato un conto che nessuno pero'
spiega mai.
A questo punto la mia scelta risulta complicata e per questi motivi mi sono
rivolto a voi. Mi paicerebbe usare un testo analitico ma ne conosco solo uno
Mencuccini Silvestrini Fisca 2 ed.1988 e vorrei che me ne indicaste degli
altri con una recensione se l'avete letto o adoperato, conosco anche
dell'esistenza di una serie di testi molto analitici di Landau - Lifsits ma
improponibili per l'eccesiva complessita' matematica. Di testi
fenomenologici ne ho vsti alcuni come il Tippler, Hallyday Krane Resnick,
Serway ma mi sembrano molto molto simili. Voi che testo mi consigliate? Mi
permetto solo un'ultima
considerazione e annessa domanda perch� i testi anglosassoni sono tutti o
quasi fenomenologici e quelli italiani analitici?
Vi ringrazio per la pazienza mostrata nel leggermi e scusate la lunghezza
eccessiva del post
Received on Wed May 15 2002 - 10:05:32 CEST

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