Relatività dimensionale e velocità delle onde e.m.

From: gianni morando <gianni2_at_virgilio.it>
Date: 11 May 2002 13:50:50 -0700

La velocit� C, velocit� apparente delle onde e.m., � la velocit�
definita secondo canoni umani che non tengono conto della dimensione
degli oggetti.
In altre parole quando diciamo che l'uomo � molto pi� veloce di una
formica non teniamo conto delle dimensioni, che invertirebbero il
concetto di velocit� a favore della formica.

La natura tiene conto in tutti i suoi fenomeni della dimensione degli
oggetti (vedi thread precedenti sulla "velocit� del tempo").

Anche le onde e.m. non sfuggono a questa logica (pregiudizievolmente
dura da recepire).

Definendo "velocit� dimensionale" delle onde e.m. il rapporto
lunghezza d'onda/unit� di tempo (non � pi� C) si nota come alle
frequenze pi� elevate corrisponda una "velocit� dimensionale"
proporzionalmente maggiore.

Come � noto, all'elettrone che cede un'energia E, lanciando fuori
dall'atomo il fotone, corrisponde una frequenza E = h x n (h=cost. di
Plank, n=frequenza), che corrisponde alla "velocit� dimensionale".

Appare razionale che maggiore � la spinta sul fotone maggiore sia la
sua "velocit� dimensionale".

Si da il caso che le velocit� dimensionali si sommino o sottraggano
come le velocit� della fisica classica (vedi spostamento delle righe
verso il rosso nel caso di stelle in allontanamento).

La natura pertanto si comporta considerando le velocit� dimensionali
come le reali velocit� degli oggetti, contro il pregiudizio umano di
considerare la velocit� convenzionale uguale per tutti gli oggetti.

bye, Gianni
Received on Sat May 11 2002 - 22:50:50 CEST

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