Ciao Luciano,
......taglio.....
>>Ma il problema non � tanto se ci sono o meno queste particelle
>>virtuali, ma se rappresentano qualcosa di veramente esistente.
> ???
capisco bene il motivo di questi punti interrogativi. Da quello che
ho scritto si capisce che non intendo il verbo essere nel senso di
esistere, ma non ho spiegato cosa intendo.
Ora lo spiego: le particelle virtuali non stanno nello spazio fisico
su cui si fa la teoria, ma sono frutto di una interpretazione
arbitraria, in cui si usano pesantemente analogie, di alcuni oggetti
matematici. Non c'� scritta da nessuna parte nei conti la funzione
d'onda di una particella virtuale, ma sono scritte solo quelle delle
particelle reali.
Ora penso che la distinzione fra essere e esistere sia chiara.
> (snip)
>>A questo punto, secondo me, � un po' una questione di gusti: (snip)
> ???.
vedi quello che ho scritto sopra...
...taglio....
> In conclusione, non � una cosa seria.
beh, se intendi che non sono una cosa seria, secondo me � proprio
cos�.
Ma ho l'impressione che tanti fisici la pensino diversamente. Quindi
ribadisco il "secondo me".
Non ti meravigliare troppo: la fisica, lo sai bene, � fatta di
matematica e di interpretazioni di oggetti matematici e in queste
interpretazioni c'�, tutto sommato, abbastanza(ma non troppa) libert�.
Ma � meglio lasciar perdere che senn� finiamo OT.
Riciao
Vittorio
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Received on Tue Mar 26 2002 - 18:30:05 CET