Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it> wrote in message
3BCFE342.9772A873_at_df.unipi.it...
> Scusate se intervengo un po' di cors, ma ho avuto poco tempo, anche per
> pensare...
Credo che l' unico errore che hai commesso nel tuo ragionamento non sia
dovuto alla fretta, se quanto esponi qui corrisponde a grandi linee a
quanto a suo tempo scrivesti nel capitoletto di cui parli.
> Dai vari interventi mi sembra di capire che qualcuno non credo che si
> ossa far guadagnare energia alla sonda a spese del pianeta (o anche
> viceversa).
> Invece e' perfettamente possibile, ed e' soltanto un gioco di moti
> relativi.
Questo � vero, ed il procedimento per il calcolo dell' energia e del momento
angolare orbitale trasferiti dal pianeta al satellite � quello che accenni
dopo. In pratica sfruttiamo l' attrazione gravitazionale fra satellite e
pianeta, affinch� parte dell' energia meccanica del pianeta nel suo moto
attorno al Sole venga ceduta al satellite.
> Un caso assolutamente elementare e' quello di una palla da tennis
> lanciata contro il parabrezza di un camion che vi viene incontro. E'
> ovvio che la palla rimbalza con velocita' molto maggiore. Se v e' la
> vel. iniziale della palla, V quella del camion (moduli) assumendo urto
> elastico la palla rimbalza con vel. v+2V.
> Per capirlo, basta mettersi nel sistema di riferimento del camion, dove
> la palla ha vel. v+V e rimbalza con la stessa velocita'. Componendo per
> tornare nel rif. della strada, si trova quelo che ho scritto sopra.
> Naturalmente questo calcolo e' approssimato,
[..]
> Tra parentesi, l'esempio mostra che e' proprio sbagliato quanto scrive
> Castel Chariot: altro che prenderlo alle spalle (il pianeta): occorre
> invece che sia il pianeta a "prendere alle spalle" la sonda.
Invece ha ragione Castel Chariot: spero che tu non l' abbia preso di mira
solo perch� aveva detto alcune inesattezze nell' altro thread. Anche
perch�, in questo thread, egli riferisce le parole della sua professoressa,
vera esperta del settore che ha effettivamente collaborato e collabora con
l' A.S.I. allo studio della dinamica orbitale e di assetto per varie
missioni spaziali.
Ma veniamo al tuo errore: nell' urto camion-palla le forze sono repulsive,
intendendo con tale termine che, schematizzati i due corpi con due punti
materiali, le forze che si scambiano sono dirette lungo la congiungente i
corpi stessi, ed il verso della forza di A su B � da A a B. Invece nell'
effetto fionda le forze fra pianeta e satellite sono gravitazionali e dunque
attrattive, per cui si hanno effetti opposti.
I fatti danno ragione a me, a Castel e alla Finzi: mentre il Voyager e
Cassini, che dovevano essere accelerate dall' effetto fionda, si sono
avvicinate risp. a Giove e di Venere "prendendoli alle spalle", solo
Galileo, che doveva essere rallentata per facilitare la messa in orbita, si
� avvicinata muovendosi in verso opposto a quello della rotazione di Giove
attorno al Sole.
Taglio il resto perch�, come gi� avevo detto, � sostanzialmente esatto.
Ciao,
Andrea
Received on Fri Oct 19 2001 - 18:25:24 CEST
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