"Elio Fabri" <fabri_at_df.unipi.it> ha scritto nel messaggio
news:3B7A21A5.F79696C4_at_df.unipi.it...
> Vittorio Barone Adesi ha scritto:
> > non conosco la teoria di weyl di cui fabri ha parlato, ma ho letto
> > qualcosa sulla teoria di Kazula-Klein, in cui, proprio aggiungendo una
> > dimensione
> Invece io non ho mai studiato la teoria di Kaluza-Klein... Solo
> vagamente letto delle descrizioni.
> Quanto alla teoria di Weyl, la trovi per es. nel vecchio libro di
> Finzi-Pastori: "Calcolo tensoriale". Non funzionava, non ricordo piu'
> perche'. Ma e' sicuramente l'antenata delle teorie di gauge.
Ciao ad entrambi, oggi faccio vacanza.
Weyl pensava che il quadripotenziale fosse responsabile
del diverso allungamento di due regoli mossi su due percorsi
spaziotemporali diversi: prendo due regoli identici in quiete
nell'evento p e li trasporto nell'evento q in quiete, ciascuno
facendogli percorrere una diversa linea di universo. Secondo
la vecchia teoria di gauge diWeyl, se
il cammino complessivo (chiuso) e' contenuto in una regione in
cui il quadripotenziale A ha "quadrirotore" non nullo
cioe` dA e` non nullo, (= ci sono campi E e B)
allora i due regoli risultano di lunghezza diversa alla fine e
la differenza di lunghezza e` proporzionale alla circuitazione
del quadripotenziale lungo il cammino chiuso (che e` invariante
di gauge).
Credo che la teoria sia morta perche` tale fenomeno non e`
mai stato osservato.
Ciao, Valter
Received on Wed Aug 15 2001 - 16:46:03 CEST
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