Princeton Engineering Anomalies Research

From: Scientia <scientia_at_XXXtechnologist.com>
Date: Fri, 03 Aug 2001 11:25:33 GMT

Una domanda particolarmente insolita. Tenetevi forte...

Invece di cercare inutili giri di parole per attenuare
la stranezza della cosa, la dico brutalmente:

Un gruppo di ricerca dell'Universita' di Princeton
(PEAR, Princeton Engineering Anomalies Research) ha condotto
vari esperimenti per vedere se la "mente" puo' agire direttamente
su dispositivi fisici.
http://www.princeton.edu/~pear/

L'unico che mi sembra pienamente attendibile da un
punto di vista scientifico e' il seguente: usando un REG
(generatore elettronico di eventi casuali) che da' una sequenza
casuale di impulsi, per esempio + - + - - + + - - eccetera,
l'operatore doveva stare davanti all'aggeggio e "sperare" che
vi fossero piu' impulsi positivi della media, oppure meno!

L'inaspettato risultato di questo banale esperimento,
ottenuto complessivamente su decine di operatori, e' stato
una deviazione di oltre 3 deviazioni standard dalla media,
quindi difficilmente imputabile al caso (non so perche'
l'abstract parla di 7 deviazioni standard, che equivarrebbero
praticamente ad una certezza, ma i risultati reali in realta'
portano poco piu' di 3 deviazioni standard;
forse dovrei rileggere tutto l'articolo per capire il divario).
Per i dettagli si veda il documento PDF:
http://www.princeton.edu/~pear/correlations.pdf

Ora la mia domanda e' la seguente.
Ammettendo che l'esperimento sia vero (non disdegno commenti
anche su questo), e che la mente effettivamente agisca sull'aggeggio,
come la mettiamo con l'entropia?
Mi sembra che vi sia un evidente calo di entropia nel sistema,
cioe' un aumento di ordine. Si puo' paragonare la deviazione
dalla media come un gradiente di temperatura, Delta T, creato
dal nulla. D'altronde il sistema del REG si puo' considerare
"isolato" rispetto alla mente (o dobbiamo tener conto anche
delle "influenze telepatiche" nel concetto di sistema non isolato?).

Ora, un normale frigorifero o condizionatore per
funzionare e abbassare una temperatura in un sistema (ovviamente
non isolato, precisazione necessaria per non far arrabbiare
Valter Moretti :-), necessita di un Lavoro dall'esterno.
Qui il Lavoro non c'e'. O forse c'e' ma non si vede?
(Nel senso che ne sappiamo ancora troppo poco,
potrebbe esserci una non meglio precisata "energia telepatica"
fornita all'aggeggio dalla mente dell'operatore)

Attendo commenti

Fabrizio


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Grazie per l'attenzione
Received on Fri Aug 03 2001 - 13:25:33 CEST

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