Re: Funzione d'onda dell'elettrone.
-----Messaggio Originale-----
Da: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Newsgroup: it.scienza.fisica
Data invio: sabato 10 marzo 2001 14.23
Oggetto: Re: Funzione d'onda dell'elettrone.
> Ciao, non capisco mica. Cosa significa che l'elettrone in seconda
> quantizzazione non esiste? Certo che esiste: lo definisci negli stati
> asintotici, nell'ipotesi di completezza asintotica, dei processi di
> scattering (e non ci sono porcherie se usi il formalismo LSZ).
Me ne � scappata una grossa :)
Chiedo umilmente scusa...intendevo "infra-particella"...
Mi riferivo al fatto che un elettrone non ha a rigore di logica un
iperboloide di massa in QED, poich� � continuamente attorniato da una nuvola
di infiniti fotoni. Ovviamente si pu� facilmente ovviare alla cosa...
> Infine, non ho nemmeno capito cosa volevi dire dicendo
> che si possono usare le misure spettrali: anche se usi quelle
> gli stati normalizzabili rimangono tali e quelli impropri rimangono
> impropri...
No...se studi il problema dal punto di vista della risoluzione spettrale
dell'hamiltoniana non hai il problema di dover ammettere l'esistenza di
autostati non L2 per spiegare lo spettro continuo. L'hamiltoniana ha un
dominio di definizione tipicamente (nel caso libero e per una vasta classe
di potenziali sufficientemente regolari) dato dalle funzioni infinitamente
derivabili a supporto compatto su cui � essenzialmente autoaggiunta e
l'estensione autoaggiunta � il "laplaciano" distribuzionale ecc...In questo
modo puoi definire dei proiettori spettrali sui sottoinsiemi dello spettro
(che ovviamente nel caso continuo non possono ridursi a un punto) e con essi
contruire delle "quasi-autofunzioni" che sono autovettori a meno un quantit�
piccola a piacere (riducendo l'insieme su cui si proietta) e che sono stati
fisici del sistema.
A presto,
Martin Sileno
Received on Mon Mar 12 2001 - 23:08:59 CET
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