Re: Quark ed elettroni

From: Valar <nicola_fusco_at_libero.it>
Date: 2000/11/10

Menegatti Vittore wrote:
>
> Ho letto che i W e Zo hanno una massa pari a 80 protoni.
> Come fanno simili particelle a comparire dal nulla
> per interagire con dei mingherlini come i quark o i leptoni?

non capisco questo dubbio, perche' la loro massa dovrebbe impedirgli di
interagire con particelle piu' leggere?

> Oppure fanno parte di quella serie di particelle virtuali
> che compaiono e scompaiono ad hoc facendo strage
> sul loro cammino? ; )
>
giusto per chiarire:
le particelle virtuali non sono una categoria speciale di particelle,
tutte le particelle che conosciamo possono essere, a seconda dei casi,
reali o virtuali, tutto sta a vedere se la loro esistenza conserva
l'energai e la quantita' di moto (se la creazione di una particella
viola queste leggi allora i processo puo' avvenire solo in maniera
virtuale), inoltre le particelle virtuali sono solo un concetto
matematico usato per fare dei calcoli in maniera perturbativa (che e' un
particolare metodo di approssimazione usato in fisica)
Ergo, le particelle in questione possono essere reali senza problemi
(altrimenti nessuno sarebbe stato in grado di osservarle e noi non
potremmo conoscere la loro esistenza) ma possono apparire, nei calcoli,
anche come particelle virtuali

> > questo non e' possibile perche' se gli elettroni emessi eskistessero
> > gia' da un tempo precedente alla loro espulsione allora dovrebbero
> > possedere una quantita' di moto molto alta (che puo' essere stimata
> > usando il principio di indeterminazione e usando come dx le dimensioni
> > tipiche di un nucleo atomico), e invece si osserva che vengono emesse
> > con quantita' di moto molto piu' basse
>
> Questa non l'ho capita, ma forse non sono all'altezza.
> La prender� per buona.
>
probvo a spiegarmi meglio, quando una particella e' confinata in in una
scatola (nel nostro caso l'elettrone prima del decadimento beta e'
confinato nel nucleo) deve possedere una quantita' di moto minima che in
via approssimata puo' essere stiama con il principio di indeterminazione
(dx*dp>=htag/2) prendendo dx uguale alle dimensioni tipiche di un
nucleo, se fai questo conto per una particella leggera come l'elettone
trovi che dovrebbe esistere nel nucleo (e quindi essere espulsa al
momento del decadimento) con una velocita' molto piu' alta di quelle che
vengono osservate nei decadimenti beta

> cut...
> > che esistono tre varieta' di neutrini (elettronci, muonici e tauonici)
> > con le loro antiparticelle, fino a poco tempo fa ti avrei detto che
> > tutte questa varieta' di neutrini avevano massa 0 e viaggiavano alla
> > velocita' della luce ma gli ultimi esperimenti sembrano evidenziare che
> > la massa neutrinica possa essere diversa da 0 8anche se molto piccola) e
> > diversa per ogni varieta', in ogni caso le tre varieta' di neutrini sono
> > distinguibili dalle reazioni che provocano
>
> Forse non mi sono spiegato bene.
> Ti riporto il brano.
> [Come possono esistere tre coppie di fermioni senza massa,
> senza carica, nettamente differenti agli effetti delle interazioni
> tra particelle, eppure privi di propriet� che li diversifichino,
> almeno per quanto ne sappiamo?
> Forse una propriet� che li distingue esiste, ma non l'abbiamo
> cercata nel modo giusto.

qusto e' quello che volevo dire, e che l'autore del testo non sapeva
all'epoca della sua redazione, eisste una grandezza che distingue i tre
neutrini che e' il numero leptonico per famiglia e che si osserva essere
sempre strettamente conservato

-- 
Saluti
Valar
ex-Maestro Jedi di Abulion Yorgen
ICQ 51287994
"Non importa dove riesci ad arrivare, ma quanto lontano riesci a
guardare" NF
Received on Fri Nov 10 2000 - 00:00:00 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:37 CET