Re: densita' di corrente: interfaccia con il vuoto
Adriano Amaricci wrote:
> ciao, non mi sembra che il moto laminare sia caratterizzato da questo moto,
> ma potrei sbagliarmi, per come la so io il moto laminare � omogeneo ed
> uniforme, comunque non � molto importante per il seguito.
In effetti non ne ero per nulla sicuro. Tuttavia pensavo anche a un banale
fiume che scorre...sulle rive, la velocita' dell'acqua tende a zero...
> in generale si riesce a dimostrare che il vettore J � in ogni punto della
> superficie del conduttore tangente alla stessa, questo non � nemmeno
> difficile usando le note relazioni elettromagnetiche (j � solenoidale se la
> densit� di carica � costante).
Ok, sulla direzione e verso di J non ci sono problemi. E' sempre tangente alla
superficie, anche se questo non esclude che possa valere zero.
> Per� da un punto di vista elettromagnetico se la corrente non � continua la
> cosa mi sconcerta un po' dato che va contro ci� che � chiamato effetto pelle,
> cio� per correnti variabili il campo elettrico e quindi la densit� di
> corrente si addensa verso la superficie del conduttore,
Si addensa sulla superficie? quindi e' un po' il contrario di quello che
vogliamo dimostrare, ovvero che si annulli alla superficie? non conosco
l'effetto pelle, quindi mi sa che non ho capito bene...
> comunque ipotizzando una corrente continua se prendi sigma non
> come costante ma come omografia tra vettori puoi di certo fare in modo da
> avere un vettore J azzerato sulla superficie del conduttore. Il problema
> semmai � se il conduttore non � rettilineo, visto che in un conduttore non
> rettilineo � necessario schematizzare una certa densit� di carica
> "accumulata" nelle "pieghe" del conduttore per descirvere il moto della
> corrente.
Beh, pero' un filo cilindrico e' assimilabile a un rettilineo. Pensiamolo non
attorcigliato per formare il solenoide, in prima approssimazione. Non ci
dovrebbero essere pieghe.
> Un' equazione potrebbe quindi essere (sparo tanto ormai..:)) una
> tensoriale con condizioni al contorno su J, la risoluzione � un'altro paio
> di maniche....Ma forse c'� un metodo pi� semplice per la soluzione ma visto
> che � tardi non mi viene in mente:(
Gia', in effetti un approccio tensoriale sembra possibile. Tuttavia, la
trattazione ohmica (e anche non ohmica) del problema della conduzione, e' fatto
in maniera un po' fenomenologica, ovvero c'e' il livello microscopico,
difficilmente trattabile, e il livello macroscopico, quello che introduce
resistenza e conducibilita', che poi si estende al caso tensoriale quando le
geometrie si complicano. Pero' ho l'impressione che questo approccio
"macroscopico" non possa tenere conto nella maniera corretta dell'interfaccia
con il vuoto.
> A me non sembra poi tanto banale
Vabe'...la frase va messa sempre...cosi' se era effettivamente banale riducevo
la figuraccia...
> saluti Adriano Amaricci
Grazie dell'aiuto
Ciao
Marco
> mannaggia al robot-moderatore:))
Concordo pienamente...e' difficile seguire il filo del discorso se passano
giorni e giorni tra post e reply...
Received on Mon Oct 30 2000 - 14:58:28 CET
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