Petrolio e nucleare

From: Luca e Vanessa <luca.vanny_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/09/17

Questo piccolo pezzo e' tratto da un articolo del Corriere della Sera di
giovedi 14 settembre 2000 e cioe' "Nel 2001 l'Europa crescera' piu' degli
USA".

"Ed ecco la radiografia tracciata dal World Economic Outlook (rapporto
annuale del Fondo Monetario Internazionale). Nel 2000 l'espansione
economica mondiale sara' la maggiore della storia , il 4,7%, mezzo punto in
piu' di quanto previsto lo scorso aprile (nel 2001 sara' di un piu' modesto
ma robustissimo 4,2%). Se ne gioveranno non solo colossi dai piedi
d'argilla come il Giappone, che crescer� rispettivamente dell'1,4 e
dell'1,8%, ma anche giganti emergenti come la Cina, che crescer� di oltre
il 7% in ciascuno dei due anni. Persino per la Russia, avvantaggiata
dall'aumento del prezzo del petrolio, le stime sono incoraggianti: nel 2000
il suo sviluppo sar� del 7% e nel 2001 del 4%. Nel complesso i tre
continenti a rischio, Africa, Asia ed America latina non rimarranno
indietro: il primo far� un salto del 3,5% quest'anno e del 4,4% l'anno
prossimo; il secondo ne far� uno del 6,7% ed un altro del 6,6%; e il terzo
ne far� due del 4%. Un orizzonte roseo.
Resta da vedere se le previsioni del Fondo troveranno conferma nei fatti.
Lawrence Goldestein, il presidente della Fondazione Ricerche sull'Industria
del Petrolio, uno dei massimi esperti del settore, non esclude che
l'inverno sconvolga questo scenario. A suo parere, la domanda di
riscaldamento e carburanti metter� a dura prova gli approvvigionamenti. <<E
di tutti i Paesi produttori - ammonisce Goldestein - l'unico capace di
accrescerli � l'Arabia Saudita.. Gli altri hanno toccato i loro limiti>>."

E se sono veri questi dati, mi riferisco in particolare al fatto che dei
paesi produttori di petrolio solo l'Arabia Saudita sia in grado di
aumentare la sua produzione mentre tutti gli altri stanno gia' estraendo il
massimo di petrolio che possono, credo che il prezzo del petrolio non
potra' fare altro che salire sempre da oggi in poi, perche' adesso anche il
resto del mondo sta entrando in quella fase che possiamo definire
rivoluzione industriale che l'Europa e gli U.S.A. hanno iniziato nel '700.
Quindi se da questo momento, l'offerta e' quasi giunta ai suoi massimi e la
domanda invece sta finalmente (nel senso che il benessere creato
dall'occidente con la sua scienza e tecnologia sta espandendosi al resto
del mondo) iniziando ad arrivare da tutto il mondo, vuol dire che i
politici europei o tacciono per non creare il panico tra la gente, ma
stanno in realta' prendendo delle adeguate contromisure, o stanno una volta
di piu' dando prova della loro cecita' e di quanto la loro visione dei
problemi sia legata solo al breve periodo, cioe' ad essere rieletti.
Delle due ipotesi io purtroppo sono costretto a propendere per la seconda
anche alla luce di un'altra singolare coincidenza e cioe' il fatto che
proprio ultimamente ho sentito che anche la Germania sta facendo la
fesseria che abbiamo fatto noi italiani di uscire dal nucleare, quasi come
se nelle nostre societa' fossero all'opera delle forze che mirano alla
distruzione delle societa' stesse.
Poiche' gli ambientalisti che si dicono contrari al nucleare o sono in
buonafede ma scarseggiano di materia grigia o non possono definirsi
ambientalisti, infatti che senso ha continuare a inquinare (vedi effetto
serra, penso che tutti si siano accorti del cambiamento nelle stagioni) col
petrolio, quando scienziati del calibro di Rubbia ci garantiscono di essere
in grado di progettare centrali nucleari a prova di incidente? (volutamente
tralascio il discorso auto che ritengo un male necessario in attesa di
quelle elettriche o ad idrogeno)
D'accordo ci sono le scorie, ma anche quello e' un problema risolvibile,
senza contare la quantita' di scorie assai piu' pericolose che vengono
prodotte dalla stupidita' dell'equilibrio del terrore atomico. Inoltre
riguardo al problema delle scorie, anziche' pensare ad arrivare su Marte,
non si potrebbe pensare al modo di inviarle sulla Luna, magari in una zona
fissa della parte non illuminata?
Qualcuno mi sa dire se che con le conoscenze attuali di cui disponiamo e'
fattibile una simile idea?
Quindi se i paesi dell'Occidente che per il momento sono ancora i maggiori
consumatori di energia riusciranno, grazie alle centrali nucleari, a fare
in modo che il petrolio non inizi a scarseggiare troppo presto otterranno
il risultato che per tutte le altre economie in crescita non sara'
conveniente passare subito al nucleare e quindi si evitera' il rischio che
economie troppo poco progredite causino delle nuove Chernobil.
E comunque secondo il mio parere se il petrolio dovesse iniziare a
scarseggiare prima che il genere umano abbia raggiunto la fusione nucleare
come forma di energia sicura e a buon mercato non esiste energia solare,
eolica o idraulica che sia in grado di sopperire al petrolio.
Received on Sun Sep 17 2000 - 00:00:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:32 CET