Il 14/09/2022 18:42, Giorgio Pastore ha scritto:
> Il 12/09/22 15:24, Dino Bruniera ha scritto:
>> Ma non sto parlando di RR in particolare.
>> Ma di un esempio di fenomeno che non è ancora stato spiegato, né dalla
>> gravitazione universale, né dalla relatività generale, e cioè del moto
>> anomalo degli oggetti celesti esterni alla galassie. Per spiegare il
>> quale molti fisici ipotizzano l'esistenza della materia cosiddetta
>> oscura.
> > Attenzione. Una delle cose più sottovalutate dagli inesperti è che
> prima di criticare un teoria fisica (e molto prima di proporre
> alternative) occorre capire cosa veraamente dice l teoria che si vuole
> criticare. La materia oscura è nata per spiegare le curve di rotazione
> delle stelle di una galassia e non di oggetti extra-galattici.
>
La materia oscura è nata per spiegare i moti anomali degli oggetti
celesti esterni delle (nel post ho scritto "alla" anziché "delle" - come
invece ho scritto nel post precedente -, ma si dovrebbe capire che non
si tratta di un errore nel merito, in ogni caso non ho proprio scritto
"oggetti extra-galattici") galassie e non di tutti gli oggetti celesti
della galassia.
Comunque a prova di ciò che ho detto riporto quanto ho trovato in rete
nel sito dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e cioè:
https://www.lngs.infn.it/it/materia-oscura
"Dalla legge di gravitazione universale di Newton si ricava che in un
sistema gravitazionale come quello di una galassia, la velocità delle
stelle che si trovano nella regione esterna al nucleo deve decrescere
all’aumentare della distanza. Al contrario, le osservazioni effettuate
su centinaia di galassie hanno dimostrato che la velocità delle stelle
anche lontane dal nucleo era molto maggiore di quella attesa e inoltre
non diminuiva con la distanza".
>> A mio parere la RR è corretta solo ipotizzando che non esista un mezzo
>> nel quale si manifesti la luce e rispetto al quale la velocità della
>> luce sia isotropa.
>> E cioè, naturalmente, se vale il suo secondo postulato.
>
> Contraddici quello che avevi ammesso: che la verifica di una teoria sta
> nell'adeguato riscontro sperimentale delle conseguenze.
Questo l'hai scritto tu, non io.
Comunque sono d'accordo.
Però confermo che a mio parere se il postulato fosse falsificato, anche
la teoria cadrebbe.
In altre parole, almeno a mio parere, in primis il postulato, anche se
non provato, almeno non deve essere falsificato, e solo in questo caso
vale il discorso che la verifica della teoria sta nell'adeguato
riscontro sperimentale delle conseguenze.
Quindi non mi pare di essermi contraddetto.
Sperando di essermi spiegato.
> Quindi, noente
> ipotesi, la RR è corretta fino a che continuerà (come fa attualmente) a
> dare decrizioni e previsioni corrette di tanti diversi fenomeni. Che
> alla base ci sia il secondo postulato di Einstein o un altro equivalente
> (dal punto di vista delle conseguenze fisiche) non fa differenza.
> ....
>
> ....
>> Ma non sarebbe molto più semplice se in base all'ipotetica nuova
>> teoria risultasse che l'espansione dell'Universo sia sempre stata in
>> decelerazione, per cui l'arrivo della radiazione di fondo sulla Terra,
>> sarebbe giustificato semplicemente con la riduzione della sua velocità
>> di allontanamento dai luoghi di partenza della radiazione di fondo?
>
> Questo c'entra poco con la RR. Stai parlando di argomenti di cosmologia
> che usa non solo la RR ma anche RG e altro ancora.
>
E invece, almeno a mio parere, è proprio per rispettare la RR che
attualmente la comunità scientifica ha ipotizzato un'evoluzione
dell'Universo che viene rappresentata dalla famosa campana allungata,
per la quale per circa 9 miliardi di anni l'espansione dell'Universo è
stata in decelerazione e che da circa 4,5 miliardi di anni sia in
accelerazione.
Per cui per giustificare l'arrivo della radiazione di fondo sulla Terra,
bisognerebbe che dopo i 9 miliardi di anni nei quali l'espansione ha
decelerato, il luogo della Terra si stesse allontanando dai fotoni della
radiazione di fondo ad una velocità talmente inferiore a quella della
luce (ma non troppo inferiore), per cui nonostante la sua accelerazione
durante i successivi 4,5 miliardi di anni, i fotoni della radiazione di
fondo siano comunque riusciti a raggiungerlo, arrivando quindi anche
sulla Terra.
Quindi si tratta di una giustificazione molto più problematica di quella
della semplice riduzione di velocità di allontanamento della Terra dai
luoghi di partenza della radiazione di fondo, che la fa raggiungere dai
suoi fotoni.
> PS penso di aver chiarito quello che c'era da chiarire (a uso di tutti).
> Personalmente non interverrò ulteriormente su questo thread.
Dino Bruniera
Received on Wed Sep 14 2022 - 23:01:08 CEST