sabbb_at_libero.it ha scritto:
> Ora guardate il filmato.
>
https://drive.google.com/file/d/1_SO2SDxvCuZedYU3DPftR5_qNaHk2FI6/view?usp=share_link
Il fatto è che da quel filmato di 7 secodi non si deduce in alcun modo
quello che scrivi dopo.
Si vede lo spostamento, ma non si può "vedere" la forza...
> Il giroscopio ha la caratteristica di mantenere il suo asse sempre
> nella stessa direzione.
> ...
La descrizione che dai è molto imprecisa, per non dire sbagliata.
Il problema è che io non so quanto sai di momento angolare e seconda
eq. cardinale della dinamica.
E senza queste cose il comportamento dei giroscopi non si spiega.
> Alla fine della variazione della direzione dell'asse, l'operatore ha
> applicato una coppia * uno spostamento e quindi ha speso un lavoro;
> il giroscopio gira alla stessa velocità di prima (quindi ha uguale
> energia cnetica), solo su una direzione diversa.
Questo non è vero, e certo non lo puoi ricavare dal filmato.
> Il lavoro speso dall'operatore per imporre la variozione di rezione
> dell'asse, sembra andato perso, violando così il famoso principio.
> E' così o no?
No.
Ora ti dico come vanno le cose, cercando di dare un descrizione
geometricamente precisa.
Supponiamo che l'op. stia in piedi con la faccia che guarda verso nord.
Tiene il giroscopio con le due mani, l'asse verticale, la sinistra in
alto, la destra in basso.
Supponiamo che la rotazione sia antioraria vista dall'alto (questo dal
filmato non si vede).
Quindi il gir. ha un momento angolare diretto verso l'alto.
Noi vediamo che l'op. muove le mani in modo che alla fine l'asse del
giroscopio (e il mom. angolare) punta verso nord.
Perciò la variazione del mom. angolare (vettore) è diretta verso nord
ma inclinata verso il basso a 45°.
Per ottenere questa variazione l'op. deve aver applicato delle forze
tali che l'integrale nel tempo del mom. delle forze sia uguale alla
var. del mom. angolare, ossia (ripeto) diretta verso nord ma inclinata
verso il basso a 45°.
Questo si ottiene applicando mediamente con la sinistra una forza
verso est, con la destra una forza verso ovest.
> Qui però il problema non è la traslazione temporale delle leggi
> fisiche, ma più banalmente capire e possibilmnete spiegare senza
> ricorrere a strumenti troppo elaborati dove è finita l'energia spesa
> dall'operatore per cambiare l'orientazione del giroscopio. Perché
> tutte le traslazioni che vuoi, poi devono trovare conferma
> nell'esperienza.
Il fatto è che il movimento delle mani si vede, ma la forza che
applicano no.
Viene spontaneo credere che la forza sia diretta come lo spostamento,
ma non è così.
Infatti se provi l'esperimento senza aver fatto prove preliminari, ti
troverai molto impacciato, perché il gir. reagisce in un modo che non
ti aspetti.
Farai mosse sbagliate e il gir. non andrà dove vorresti.
Solo con po' di allenamento riuscirai a produrre quello che si vede.
Esaminando le cose in dettaglio vedresti che il lavoro fatto dalle due
forze in realtà è nullo, come deve essere se l'en. cinetica non varia.
Non bisogna dimenticare che si può avere variazione del mom. angolare
(vettore) senza lavoro, perché il mom. amgolare cambia direzione ma
non cambia il modulo.
--
Elio Fabri
Received on Mon Dec 12 2022 - 14:31:50 CET