Re: Campo elettrico e condensatori.

From: Mauro D'Uffizi <aduffiz_at_tin.it>
Date: 2000/04/05

Giovanni Rana ha scritto nel messaggio ...
> Dunque in realt� tu stai dimostrando che le ddp son sempre le stesse,
>non i campi. Ma ci� � chiaro poich� le lastre 1 e 2 sono superfici esterne
>di conduttori all'equilibrio elettrostatico, ergo ciascuna �
>equipotenziale, con V(1) <> V(2).

Ecco, credo sia questo il concetto che mi sfugge.
Tu dici che le lastre sono conduttori all'equilibrio e pertanto
equipotenziali, e che pertanto la loro tensione � uguale sia all'interno del
condensatore che all'esterno per una stessa lastra.
Effettivamente questo � quanto asserisce un voltmetro quando misura un
condensatore carico.
Io pensavo per� che per far muovere delle cariche occorresse un campo
elettrico, e non vedevo la differenza tra questo e la differenza di
potenziale che di solito lo genera.
Insomma, se i puntali del voltmetro toccano i terminali del condensatore,
all'interno del voltmetro non si genera un campo equivalente alla ddp,
ovviamente diviso la distanza?
E non si pu� presumere che questo campo sia presente anche tra i terminali,
prima di entrarci in contatto?

E a proposito del fatto che un conduttore all'equilibrio � equipotenziale,
sarebbe equipotenziale anche se sottoposto a induzione da parte di un campo
esterno?
Intendo dire quando un corpo conduttore neutro, a causa dell'induzione di un
corpo carico vicino ci viene disegnato con tutti + su di un lato e tutti -
dall'altro lato, � ugualmente equipotenziale?

Come vedi ho grossi dubbi, e ti prego di continuare a rispondermi anche se
non dovessero arrivare altri in tuo soccorso.
Grazie dell'impegno, Mauro.
Received on Wed Apr 05 2000 - 00:00:00 CEST

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